“Avreste dovuto mandare via subito l’assessore all’Agricoltura (Gabriella Murgia ndr.), e inviare qualcuno competente ai tavoli del latte. Ora ci ritroviamo con un pugno di mosche”. Lo ha detto Fabio Pisu, rappresentante dei pastori sardi, durante l’incontro di una delegazione con i capigruppo e il presidente del Consiglio regionale Michele Pais. Oltre a Pisu, fanno parte della delegazione Gianuario Falchi, Nenneddu Sanna, Antonio Doa, Gianluigi Argiolas, Mario Carai e Carmela Abrioni.

Ai presidenti dei gruppi hanno ricordato che “nulla è stato fatto di concreto per cogliere le opportunità offerte dalla nuova Pac (politica agricola comune) per la Sardegna, e ad oggi si registrano notevoli perdite di risorse a vantaggio di altre Regioni”.

L’Isola, secondo i pastori, ha perso oltre 115 milioni di euro per il prossimo quinquennio 2023-2027, ovvero più di 23 milioni all’anno. Oltretutto, sottolineano, “nella nuova programmazione del piano strategico nazionale, la Sardegna passa dal quarto al settimo posto delle risorse percepite, superata da Regioni come Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna (che possiedono un Pil pro capite di oltre trentamila euro contro la media sarda di appena ventimila)”.

Tra le richieste dei pastori c’è quella per la costituzione di una commissione composta da allevatori affinché possano essere parte attiva nelle decisioni da assumere per la gestione delle risorse, ma anche forme di finanziamento de minimis per rimarginare nell’immediato le difficoltà economiche dovute ai rincari esorbitanti delle materie prime e dei costi di produzione. 

La richiesta di apertura di una commissione è stata accolta dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais.

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