«In Sardegna oltre 80 milioni di euro di credito d’imposta ZES Unica 2025 rischiano di restare senza copertura a seguito del riparto nazionale delle risorse. Un vuoto che potrebbe incidere pesantemente sugli investimenti già realizzati dalle imprese sarde e che rende necessario un intervento immediato della Regione Sardegna».

Lo affermano Confindustria Sardegna, Confapi, CNA e Confartigianato con una nota ufficiale alla Presidente della Regione Alessandra Todde all’Assessore all’Industria Emanuele Cani e all’Assessore della Programmazione Giuseppe Meloni, chiedendo l’attivazione di uno strumento regionale di cofinanziamento a sostegno degli investimenti effettuati nell’ambito della ZES Unica 2025.

«Secondo i dati ufficiali dell’Agenzia delle Entrate – evidenziano le quattro confederazioni -, nelle otto regioni interessate dalla ZES Unica le oltre 10.000 comunicazioni validamente presentate hanno generato richieste di credito d’imposta per oltre 3,6 miliardi di euro, a fronte di 2.200 milioni di risorse disponibili. In Sardegna le imprese hanno presentato domande per un ammontare complessivo superiore ai 200 milioni di euro, riferite a iniziative in diversi comparti e settori produttivi».

«A seguito della mancata copertura integrale delle richieste, – aggiunge la nota – l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile è attualmente pari a circa il 60% dell’importo richiesto. Questo significa che una quota rilevante degli investimenti effettuati dalle imprese sarde non potrà beneficiare del sostegno previsto, con un mancato finanziamento stimato in circa 85 milioni di euro».

«Parliamo di investimenti concreti, già effettuati dalle imprese nel rispetto delle regole previste dalla ZES Unica – sottolineano ancora le Associazioni di categoria – Non possiamo permettere che le imprese che hanno creduto nello strumento e nel rilancio produttivo della regione siano così penalizzate».

E ancora: «La normativa nazionale consente il ricorso ai fondi della politica di coesione anche a livello regionale. Per questo, le Associazioni chiedono alla Regione di definire un intervento di cofinanziamento che consenta alle imprese sarde di ottenere la copertura dell’aliquota massima di credito d’imposta prevista dalla ZES Unica 2025».

Per questo, Confindustria Sardegna, Confapi, CNA e Confartigianato ritengono che «un’azione in questa direzione rappresenterebbe un segnale concreto di attenzione e di incoraggiamento verso il sistema produttivo isolano e consentirebbe di sostenere investimenti fondamentali per l’innovazione, il potenziamento della capacità produttiva e la competitività delle imprese. La ZES è uno strumento strategico per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno e della Sardegna: non possiamo permetterci di vanificarne gli effetti».

(Unioneonline/l.f.)

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