Il Fondo monetario internazionale rivede al rialzo le stime di crescita per l'Italia: dopo il +1,5% registrato nel 2017, il Pil 2018 salirà dell'1,5%, ovvero 0,1 punti percentuali in più rispetto alle previsioni di gennaio.

Per il 2019 la crescita invece viene confermata all'1,1%.

Lo rivela il documento World Economic Outlook dell'Fmi.

Rispetto alle previsioni di ottobre, le stime per il nostro Paese sono state invece riviste al rialzo di 0,4 punti per il 2018 e di 0,2 punti per il 2019.

Se si esclude il Giappone, l'economia italiana è quella che cresce meno tra i Paesi del G7.

Nell'Eurozona l'Italia si piazza invece l'ultimo posto in classifica, scavalcata dalla Grecia (+2%), mentre la Germania crescerà quest'anno del 2,5%, la Francia del 2,1% e la Spagna del 2,8%.

"L'incertezza politica dà anche origine a rischi di attuazione delle riforma o alla possibilità di riorientamenti delle politiche, anche nel contesto delle elezioni imminenti o delle loro conseguenze immediate in diversi Paesi", si legge ancora nel documento, che cita Brasile, Colombia, Italia e Messico.

A proposito del lavoro, il fondo sostiene che "in Italia una riforma degli accordi contrattuali dovrebbe contribuire ad allineare le retribuzioni con la produttività", segnalando come "le priorità delle riforme strutturali per aumentare produttività e innovazione e ridurre i gap di competitività nell'Eurozona varino a seconda delle specificità nazionali".

(Unioneonline/F)
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