L'ecotassa sulle auto - voluta dal Movimento 5 Stelle - potrebbe far saltare il piano industriale di Fca per gli stabilimenti italiani.

Lo avrebbe scritto Pietro Gorlier, responsabile delle attività di Fca in Europa, Africa e Medio Oriente al presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, declinando l'invito a prendere parte al Consiglio comunale aperto di domani, dove avrebbe dovuto parlare degli investimenti della società italo-americana nel polo torinese.

Nella missiva il manager avrebbe spiegato che l'introduzione del bonus/malus a vantaggio delle auto ibride e a svantaggio di quelle con alimentazione tradizionale potrebbe portare a una revisione delle prospettive economiche.

Secondo Fca "lo scenario è stato significativamente modificato da interventi sul mercato dell'auto in discussione all'interno della legge di bilancio che nostro avviso alterano il quadro d'azione all'interno del quale il piano per l'Italia era stato declinato".

Se l’ecotassa sui motori diesel fosse confermata dal governo, fa sapere ancora l’azienda, "si renderà necessario un esame approfondito dell'impatto della manovra e il relativo aggiornamento del piano. Non saremmo in grado né di confermare il piano industriale né di proporre scenari alternativi".

La realizzazione del piano industriale della società di automotive per il nostro Paese prevedeva entro il periodo 2019-2021 investimenti per 5 miliardi di euro per il lancio di 13 nuovi modelli o restyling di modelli esistenti di auto e nuove motorizzazioni con impiego diffuso di tecnologia ibrida ed elettrica.

(Unioneonline/F)
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