Le assemblee di azionisti di Sogeaal e Geasar hanno dato il via libera definitivo al progetto di fusione degli aeroporti di Alghero e Olbia, nonostante il voto contrario della Regione. F2i tira dritto dunque, nonostante i rilievi mossi dall’Enac e l’appello di Christian Solinas al ministro Salvini

L’assessore dei Trasporti Antonio Moro ha ribadito la posizione della Regione, che detiene il 23,06% delle quote della società e chiesto al socio di maggioranza, F2i Ligantia, di sospendere la deliberazione e aggiornare la riunione tra 60 giorni per permettere una valutazione approfondita della documentazione a tutela del pubblico interesse.

Richiesta respinta, ma che ha trovato un parziale accoglimento nella scelta dell'azionista di maggioranza, «in segno di piena collaborazione», spiega in una nota di F2i, di prorogare a 120 giorni il termine minimo di 60 prescritto per legge, prima di dar corso alla fusione.

Quattro mesi durante i quali, si legge nel comunicato F2i, «i soci di riferimento potranno proseguire le interlocuzioni, al fine di favorire un confronto costruttivo che consenta di valutare strumenti e soluzioni suscettibili di portare ad un percorso di integrazione che sia più largamente condiviso e di reciproca soddisfazione».

Questione quote: il 20,56% sarà detenuto dagli azionisti pubblici insieme, e questo è sufficiente a «chiarire la posizione» anche nei confronti dell'Enac. Dopo la fusione F2i approverà una modifica statutaria per consentire a ciascuno dei soci pubblici con almeno il 2,5% di chiedere la convocazione dell’assemblea.

Moro è intervenuto nell’assemblea ricordando anche che Enac, il 15 maggio scorso, «ha comunicato alle società incorporante Geasar e incorporata Sogeaal di ritenere che allo stato non possa essere autorizzato il progetto di fusione in un’unica società di gestione aeroportuale, perché in contrasto con i principi normativi di riferimento e ha subordinato l'autorizzazione al progetto di fusione alla individuazione di soluzione idonea garantire alla Regione l’esercizio delle prerogative societarie».

«Il diniego dell’Enac – ha ricordato inoltre l’esponente della Giunta Solinas – potrebbe determinare la nullità delle delibere di fusione, a cui la Regione esprime parere non favorevole» in quanto «non condivide il percorso tecnico-amministrativo per giungere alla definizione della compagine della nuova società».

La nuova società, ha incalzato ancora Moro, «non tiene in alcun conto gli apporti finanziari che la Regione ha assicurato tempo per tempo alle società aeroportuali. La quota di partecipazione della Regione e il suo ruolo in seno alla compagine della nuova società non sarebbero per nulla rappresentativi del concreto e fattivo contributo che la Regione Sardegna assicura a tutte le società aeroportuali finanziando in maniera significativa gli investimenti sulle infrastrutture e sottoscrivendo contratti pluriennali di pubblicità e di prestazioni di servizi attraverso i quali la Regione sostiene il conto economico delle società di gestione, assicurando loro quella quota dei cosiddetti ricavi ‘non aviation’ in assenza dei quali non sarebbe possibile sottoscrivere gli accordi con importanti compagnie aeree».

Tutte le criticità sollevate tuttavia non sono servite a far fare un passo indietro a F2i, che ha rifiutato di aggiornare la deliberazione e ha dato l’ok definitivo al progetto

(Unioneonline/L)

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