Evergrande – il colosso cinese dell’edilizia a rischio di crollo – ha oggi comunicato prima la sospensione delle azioni dalle contrattazioni alla Borsa di Hong Kong (-2,19%) e poi ha dovuto, di fronte a mercati in tensione, precisare che la mossa era stata fatta "in attesa di un annuncio" relativo a una "importante transazione".

Secondo le indiscrezioni, Hopson Development Holdings, le cui azioni sono state sospese a Hong Kong, starebbe pensando di rilevare il 51% della controllata Evergrande Property Services Group (sospesa dagli scambi) per una cifra pari a 5,1 miliardi di dollari americani.

Se fosse confermata l'opzione Hopson, entrerebbe in campo Chu Mang Yee, un “magnate invisibile”, come viene definito dagli addetti ai lavori per la sua assoluta riservatezza.

Alla sua holding farebbe gola Evergrande Property Services Group per il suo portafoglio gestionale di appartamenti di medio-alto livello, edifici a uso ufficio e e spazi commerciali, mentre Evergrande farebbe cassa per far fronte ai suoi enormi debiti, pari al 2% del Prodotto interno lordo cinese, avviandosi a uno spezzatino delle attività del suo impero.

Di sicuro il governo cinese non ha alcun piano di soccorso diretto, promuovendo invece la vendita di asset ai principali player del settore e creando una rete di protezione contro possibili contagi. 

La Banca centrale, inoltre, ha iniettato 790 miliardi di yuan (123 miliardi di dollari) nel sistema finanziario negli ultimi dieci giorni per allentare le tensioni, convocando i principali istituti di credito per settore immobiliare "sano e ordinato".

La compagnia di Shenzhen ha mancato un secondo pagamento di interessi su un'emissione di bond offshore da 47,5 milioni di dollari, dopo il primo da 83,5 milioni, alimentando i timori di un imminente collasso e di un contagio finanziario all'intero sistema immobiliare e finanziario cinese.

Il gruppo a corto di liquidità ha dichiarato il 30 settembre che la sua Unità di gestione patrimoniale ha effettuato un rimborso del 10% dei prodotti di gestione patrimoniale, che sono in gran parte di proprietà di investitori al dettaglio onshore, dovuti entro la stessa data. 

(Unioneonline/F)

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