La situazione dell’Eurallumina di Portoscuso è al centro di un’interrogazione presentata dal deputato dem Silvio Lai ai ministri dell’Economia e delle Finanze e dello Sviluppo economico.

«Il governo intervenga sul blocco della Rusal e scongiuri così il rischio, concreto, di compromettere il progetto di ripartenza dell’impianto Eurallumina. In gioco – tuona Lai - ci sono investimenti per 300 milioni di euro e 1000 posti di lavoro tra diretti e indotto».

Il progetto per la ripartenza dell’impianto stabilisce la totale riconversione della raffineria a gas e si fonda sul sistema di “Virtual Pipeline” per la metanizzazione della Sardegna, previsto dal DPCM Sardegna. L’impugnativa del Decreto, da parte della Regione, è una prima criticità da superare. In secondo luogo c’è la difficoltà di completare in tempo i lavori dell’escavo nel porto di Portoscuso e di firmare prima possibile l’addendum ai protocolli di intesa Eurallumina del 2009 e del 2012.

L’ulteriore ostacolo riguarda un provvedimento firmato l’8 maggio scorso dal Comitato di Sicurezza Finanziaria del ministero dell’Economia e Finanza che ha congelato le azioni dell’Eurallumina perché riconducibili, a suo giudizio, a Oleg Vladimirovich Deripaska, imprenditore russo. Il provvedimento non terrebbe conto delle modifiche successive nella composizione azionaria della società che non consente a Deripaska di poter avere un controllo su di essa.

Ma gli effetti del congelamento causano l’impossibilità di proporre l’investimento nelle condizioni attuali e la difficoltà di stipulare contratti con le società di ingegneria per la redazione dei progetti operativi oltre che contratti di fornitura di altri servizi. «Il blocco dell’operatività del conto corrente, con lunghe procedure per poter effettuare pagamenti di stipendi e fornitori costituisce inoltre un problema per lavoratori e fornitori nell’ottenimento dei propri corrispettivi», conclude Lai che chiede ai ministri di intervenire per una revisione o un ritiro del provvedimento, scongiurando così il rischio di veder vanificato un investimento di 300 milioni di euro che vedrebbe impegnati 1000 lavoratori in un territorio che non può permettersi di perdere occasioni occupazionali di questa portata.

(Unioneonline/s.s.)

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