La Cgil contro la Giunta Solinas.

Il segretario generale sardo Fausto Durante ha attaccato la Regione, intervenendo ieri nella riunione convocata dall’assessora regionale all’Industria Anita Pili, a partire da una domanda: “Qual è la proposta politica e operativa della Giunta sul sistema energetico regionale dentro il più generale quadro di politica industriale?”.
“Non abbiamo il metano, siamo sostanzialmente fuori dalle grandi linee di approvvigionamento e di produzione dell’energia elettrica per come si pensa dovrà essere prodotta domani, siamo in attesa di capire su che cosa questo governo regionale voglia puntare mentre in altre parti d’Italia, la Sicilia ad esempio, vengono installati importanti insediamenti industriali e di produzione di pannelli fotovoltaici, si avviano progetti per la realizzazione di giga-factories per le batterie elettriche delle automobili di nuova generazione e si investe su tutto ciò che riguarda infrastrutture in Sardegna ancora inesistenti, per il trasporto di gas e metano oggi e di idrogeno domani”, ha aggiunto il segretario.
Il sindacato parla dell’assenza di una visione su una questione di carattere strategico come quella dell’energia da parte della Giunta: “Su questi temi c’è bisogno di programmare, facendo attenzione all’evoluzione del quadro regionale, nazionale, europeo”, ha proseguito Durante, sottolineando che “nel giro di pochi anni si decide il futuro energetico della Sardegna e, quindi, la sorte del sistema produttivo, le ricadute sulla vita dei cittadini e sulla possibilità di far funzionare le imprese”.
Per questo la Cgil chiede una risposta in merito a come la Giunta intenda operare per affrontare le sfide di oggi, dalle infrastrutture al gap di competitività legato agli alti costi dell’energia e al conseguente gap di competitività delle imprese e le possibili conseguenze su lavoratori e sulle bollette “perché è in base a quello che la Regione dirà che vuole fare, prefigurando quale sarà l’assetto della produzione di energia elettrica, della sua distribuzione e della dotazione infrastrutturale necessaria per il trasporto in tutti gli angoli più remoti della Sardegna attraverso una dorsale, è in base a tutto questo che passa la possibilità di definire quale sviluppo industriale avremo”.

Infine, il sindacalista ha criticato la scelta della Regione di affidare le conclusioni dell'incontro a Confindustria. Una decisione “che appare anche come una scelta di campo verso le posizioni di una delle parti, rispetto a cui l’assessora aveva il dovere di un approccio più equilibrato e istituzionale”, ha affermato Durante.

(Unioneonline/F)

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