"Ci aspettiamo che i tassi di interesse principali della Bce rimarranno ai livelli attuali almeno passata l'estate del 2019 e in ogni caso tanto a lungo quanto sarà necessario affinché l'evoluzione dell'inflazione rimanga allineata con le nostre aspettative attuali di un percorso di aggiustamento sostenuto".

Lo ha affermato Mario Draghi, in audizione davanti alla Commissione Econ del Parlamento Europeo, a Bruxelles.

Un mese fa il presidente della Banca centrale europea aveva annunciato l'avvio del "tapering", la progressiva uscita dal piano di acquisto titoli di Stato che ha visto Francoforte finanziare la ripresa dell'eurozona con 2.400 miliardi di euro dal 2015.

la progressiva uscita dal piano di acquisto titoli di Stato che ha visto Francoforte finanziare la ripresa dell'eurozona con 2.400 miliardi di euro dal 2015.

"Intendiamo mantenere - ha ribadito Draghi - la nostra politica di reinvestire i principali pagamenti dai titoli che vengono a scadenza nell'ambito del programma di acquisto di asset per un periodo esteso di tempo, dopo la fine del nostro programma di acquisto di asset e, in ogni caso tanto a lungo quanto sarà necessario a mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di politica monetaria espansiva".

Il presidente della Bce ha poi invitato l'Ue all'unità: "In tempi di accresciuta incertezza globale, è più importante che mai che l'Europa sia unita. Gli sforzi che abbiamo compiuto negli ultimi anni per rafforzare la governance dell'Unione economica e monetaria hanno già reso l'Unione più resiliente agli shock".

(Unioneonline/F)

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