Nove miliardi per il reddito di cittadinanza più uno per i centri per l'impiego, sette per il superamento della legge Fornero, due per la Flat tax per le partite Iva, uno per le assunzioni straordinarie nelle forze dell'ordine e infine 1,5 miliardi per risarcire chi è stato truffato dalle banche.

A una settimana dalla sua approvazione al Consiglio dei ministri, la nota di aggiornamento al Def - inviata ieri sera alle Camere, per la discussione, e a Bruxelles, dove verrà analizzata - prende corpo con cifre e stanziamenti, in cui la "parte del leone" viene giocata dai provvedimenti "simbolo" del governo Conte, il reddito universale e la cosiddetta "quota 100".

Il documento promette di "promuovere una ripresa rigorosa puntando su un incremento adeguato del sistema paese e del suo potenziale di crescita", si legge nella relazione al Parlamento.

All'interno vengono confermati i numeri già annunciati sul rapporto deficit/Pil, che nel 2019 si attesterà al 2,4%, per poi scendere nel 2020 al 2,1% e nel 2021 all'1,8%.

Una previsione che dovrebbe portare alla diminuzione anche del rapporto debito/prodotto interno lordo, che attualmente è pari a circa il 130,9% e che fra tre anni dovrebbe calare al 126,5%.

I numeri relativi alla crescita dell'economia italiana sono invece nettamente più ottimistici di quelli stimati dai più importanti organismi internazionali: per il 2019 si punta al +1,5%, all'1,6% nel 2020 e all'1,4% nel 2021.

LA LETTERA DI TRIA ALLA COMMISSIONE UE - Con la modifica della Nota di aggiornamento del Documento di Economia e finanza, che inizialmente prevedeva un rapporto deficit/Pil al 2,4% non solo per il 2019, ma anche per il 2020 e il 2021, il governo Conte spera di evitare l'apertura di eventuali procedure di infrazione da parte di Bruxelles.

"Ora si apre la fase di confronto con la Commissione europea, che potrà valutare le fondate ragioni della strategia di crescita del Governo delineata dalla manovra", ha scritto il ministro dell'Economia Giovanni Tria in una lettera inviata appunto alla Commissione.

L'esponente dell'esecutivo italiano, si legge ancora nel documento, auspica che "il dialogo con la Commissione Europea rimanga aperto e costruttivo, tenendo conto delle reali esigenze di cittadini e imprese e del ruolo che svolgono le Istituzioni. In questo dialogo il Governo si presenta compatto e fiducioso".

(Unioneonline/F)

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