Per le imprese sarde l'accesso al credito bancario rappresenta un vero e proprio incubo.

Negli ultimi sette anni i prestiti concessi alle aziende dell'Isola dagli istituti sono diminuiti del 32,4%; una situazione ancora più grave della già molto negativa media nazionale (-27%).

Lo rivela una ricerca realizzata dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre, che ha analizzato gli impieghi vivi (ovvero i prestiti al netto delle sofferenze) di cui sono state beneficiarie le aziende italiane dal novembre 2011 al novembre 2018, ultimo anno di cui sono disponibili i dati.

Secondo i numeri della Banca d'Italia elaborati dall'associazione di categoria, in meno di dieci anni in Sardegna si è registrato un vero e proprio crollo: se nel 2011 erano i finanziamenti delle banche alle società sarde erano pari a 11,746 miliardi di euro, nell'anno appena passato sono scesi a 7,943 miliardi (-3,803 miliardi).

Un trend negativo che non si è interrotto neppure nell'ultimo anno preso in considerazione dallo studio: dal novembre 2017 allo stesso periodo del 2018 infatti gli impieghi vivi sono diminuiti dell'1,4%.

Segno che restano forti criticità nel rapporto tra aziende e istituti di credito.

(Unioneonline/F)
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