Il patrimonio dell'Inps per la prima volta ha registrato un segno meno.

Lo ha reso noto la Corte dei Conti, che nella sua relazione sul bilancio 2015 dell'istituto ha lanciato l'allarme: "Sul versante economico patrimoniale si assiste a una situazione in peggioramento rispetto al precedente esercizio".

In particolare, il segno meno davanti ai dati relativi alla situazione patrimoniale sarebbe diretta conseguenza del risultato economico, negativo per 16,3 miliardi. Proprio "per effetto di un peggioramento dei risultati previsionali assestati del 2016 il patrimonio netto passa, per la prima volta dall'istituzione dell'ente, in territorio negativo per 1,73 miliardi".

Un trend destinato a continuare, secondo quanto si legge nel bilancio di previsione per il 2017, in cui si ipotizza per quest'anno "un risultato economico di esercizio negativo per 6,152 miliardi e un patrimonio netto che si attesta a -7,863 miliardi".

BOERI E POLETTI: "NESSUN ALLARME" - Il presidente dell'Inps Tito Boeri ha subito commentato il documento della Corte dei Conti, rassicurando pensionati e contribuenti: "La Corte non lancia alcun allarme sui bilanci. Si tratta di una mera questione contabile".

Ha poi aggiunto: "Il disavanzo deriva da ritardi nei trasferimenti dello Stato che vengono anticipati dall'Inps e poi ripianati di nuovo dallo stato. È già successo tante volte: a metà anni '90 avevamo un patrimonio negativo per più di 50 miliardi, poi ripianati puntualmente dallo Stato".

Sulla questione è intervenuto anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che ha ribadito: "Il sistema è assolutamente sostenibile".
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