Un concorso per nuovi agenti, considerato che l'età media è di 58 anni, ma anche riconoscimenti economici adeguati. Sono le richieste di Cgil, Sadirs Saf, Siad e Uil che per venerdì hanno proclamato lo sciopero del personale del Corpo Forestale e di Vigilanza ambientale.

Alla base, "c'è un problema di risorse che si è aggravato con l'emergenza coronavirus", ha spiegato il segretario di Sadirs Gianni Deligia. Infatti, il piano assunzionale per il 2020 prevedeva 28 milioni di euro con la possibilità di bandire 250 posti solo nel Cfva.

L'emergenza ha cambiato tutto. Gran parte del budget è stato destinato al salva imprese da 190 milioni, e in cassa sono rimasti poco più di due milioni. Quindi, dice Deligia, "chiediamo il ripristino delle risorse del piano assunzionale".

Deligia ha illustrato le motivazioni dello sciopero oggi durante una conferenza stampa organizzata davanti a Villa Devoto. Con lui anche gli altri rappresentanti sindacali. Per evitare lo sciopero del 7, "è necessario che l'amministrazione regionale prenda in seria considerazione i problemi che abbiamo posto - ha osservato Renato Mura della Cgil - continuiamo a mandare sul campo 67enni a spegnere incendi".

Emilio Carta della Uil ha sottolineato che "ormai, il personale nelle stazioni decentrate non riesce più ad assicurare l'efficienza dei servizi richiesti". Carta ha ricordato anche che "il personale del Corpo è in stato di agitazione dall'11 luglio, questo ha determinato anche una convocazione del prefetto per tentare una mediazione con l'amministrazione che però non c'è stata".

Secondo Sergio Talloru del Saf "la Giunta non si rende conto del pericolo di non rendere perfettamente efficiente il Corpo: noi siamo al sicuro perché la macchina funziona, ma se non facciamo la manutenzione c'è il rischio forte che si fermi".
© Riproduzione riservata