Per la diminuzione degli arrivi turistici legati all'emergenza coronavirus, la Sardegna perderà quasi 55 milioni di euro.

La stima è contenuta in un'indagine realizzata dall'Istituto Demoskopika.

Secondo lo studio, l'Isola è all'undicesimo posto tra le regioni italiane per una possibile contrazione degli arrivi.

Guidano questa classifica negativa Veneto, Toscana, Lazio e Lombardia.

"L'Isola si colloca all'undicesimo posto per potenziale contrazione degli arrivi turistici che genererebbe oltre 500mila presenze in meno - ha spiegato il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio - questo provocherebbe una conseguenziale flessione della spesa turistica per 54,6 milioni di euro".

Per la sua analisi l'istituto ha preso in esame alcuni fattori.

"La stima è stata ottenuta dapprima applicando, ai più recenti dati Istat relativi al 2018 su base regionale, un taglio lineare del 40% ai flussi turistici (arrivi e presenze) provenienti dalla Cina e del 10% a quelli degli altri principali paesi che, ad oggi, hanno registrato casi di Coronavirus - sottolinea Rio - Il dato degli arrivi ottenuto è stato successivamente moltiplicato per la spesa turistica media, ricavata dall'indagine sul turismo internazionale realizzata dalla Banca d'Italia nel 2018".

L'ipotesi di partenza di Demoskopika è quella che "i viaggiatori residenti principalmente nei Paesi che hanno fatto registrare casi di Coronavirus reagiscano, par paura o timore, cancellando prenotazioni o limitando gli spostamenti in aereo per ridurre le probabilità di contagio".

Dall'istituto fanno sapere che continueranno a monitorare il fenomeno. "Non escludiamo che, a fine stagione, in occasione dei dati aggiornati sui flussi turistici per regione, si possa confrontare se, e in quale misura, il fenomeno si sia manifestato sull'andamento della movimentazione turistica in Sardegna".

(Unioneonline/F)
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