"Reagire subito al rallentamento dell'economia che a gennaio potrebbe vedere un calo maggiore di quello registrato a dicembre".

Lo ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, intervenuto dopo che l'Istat ha rilasciato le stime sul Pil italiano, sceso dello 0,2% nel mese di dicembre.

Numeri - anticipati ieri dal premier Giuseppe Conte nel suo intervento ad Assolombarda - che mostrano come il nostro Paese sia in recessione tecnica.

"A gennaio avremo un rallentamento superiore a quello registrato nell'ultimo trimestre del 2018 dato il rallentamento della Germania. Bisogna aprire immediatamente i cantieri, partendo dalla Tav", ha affermato, dichiarandosi contrario all'ipotesi di un referendum sulla linea dell'alta velocità Torino-Lione.

"Ci sono risorse già stanziate per oltre 26 miliardi, che superano i 30 miliardi se consideriamo anche la Tav con cui attivare una occupazione che potrebbe superare i 450 mila nuovi posti", ha ribadito, sollecitando l'esecutivo gialloverde a fare presto.

"Si pone una questione temporale: in quanto tempo reagiamo perché serve farlo quanto prima per compensare questo calo che arriva dall'esterno a cui l'Italia deve reagire", ha continuato.

"Non è una questione di trovare le colpe degli altri ma di affrontare una soluzione nell'interesse del Paese mettendo lavoro e occupazione al centro", ha concluso, ripetendo che la soluzione, nei momenti di crisi economica, di rallentamento, passa, "per prima cosa dall'attivazione degli investimenti pubblici e privati: lo dicono le leggi dell'economia".

(Unioneonline/F)
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