I bonus casa, in scadenza al 31 dicembre prossimo, sono nell’agenda del Governo nella bozza di manovra di bilancio 2022.

Messi in ombra dal superecobonus 110%, i vari bonus casa al 50%, ecobonus per singole unità immobiliari al 65%, bonus mobili e bonus verde, da una prima lettura del Documento, sembrano essere confermati per altri tre anni. Non così il bonus facciate, che verrebbe cancellato.
Secondo gli ultimi dati disponibili sulle detrazioni, nel 2018 in Sardegna per ristrutturazioni ed ecobonus sono stati attivati investimenti per 390 milioni di euro.
Gli effetti degli interventi sulle detrazioni edilizie anche nell’Isola ricadono su una ampia platea di imprese della filiera, che comprende anche installazione di impianti e altri lavori specializzati nelle costruzioni, produzione di manufatti per l’edilizia e i servizi immobiliari e degli studi professionali di ingegneria e architettura; il sistema casa della Sardegna, infatti, offre lavoro a oltre 22mila imprese, di cui 13mila artigiane, e più di 40mila addetti.
“Per noi vanno tutti riconfermati anzi, se è possibile, ampliati nella loro detrazione, magari parificandoli tutti al 75% - ha commentato Maria Amelia Lai, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna -, da oltre vent’anni questi incentivi, man mano rimodulati e innovati, hanno consentito la tenuta delle attività del settore delle costruzioni e dell’indotto, soprattutto negli anni più bui della crisi”.

“Per questo – ha continuato - abbiamo il timore che la ripresa in corso possa venire rallentata dal ridimensionamento di questi interventi fiscali espansivi che, in modo tangibile, stanno sostenendo la crescita degli investimenti in abitazioni”.
“Vanno, al contrario, nella direzione giusta – ha sottolineato Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna - le risoluzioni parlamentari sulla Nota di Aggiornamento al Def 2021 approvate la scorsa settimana, nelle quali si indica la necessità di una proroga dei vari bonus edilizi. Tutto questo però richiede una strategia temporale più ampia, che vada oltre ai continui rinnovi annuali dei bonus e che sia coerente con la tempistica reale degli interventi edilizi, dalla progettazione alla chiusura del cantiere passano spesso parecchi mesi”.
Per questo, Confartigianato Edilizia ha stilato un decalogo con dieci validi motivi per confermare nella prossima legge di
bilancio il pacchetto di bonus edilizi. Tra questi, il fatto che la ripresa in corso sia trainata dal settore costruzioni, l’ampio consenso politico a favore della proroga, il miglioramento energetico degli edifici e la creazione di nuova occupazione.

(Unioneonline/F)

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