Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento programmatico di bilancio, che disegna la cornice della manovra, che verrà trasmesso alla Commissione europea. Nel corso della riunione, la Lega ha espresso una riserva politica sulla soluzione a ora individuata sulle pensioni con Quota 102 e 104, ma il tema sarà discusso nei prossimi giorni in vista del varo della Legge di bilancio in un successivo Cdm.

La manovra metterà sul piatto 23-25 miliardi di euro.

TASSE - L'intervento per ridurre il cuneo fiscale è quello che raccoglie un consenso trasversale, e su cui praticamente tutti i partiti spingono. Per questo gli otto miliardi che il ministro Daniele Franco avrebbe messo sul tavolo sono considerati pochi, soprattutto da Forza Italia e Italia Viva che ne vorrebbero almeno dieci.

L'obiettivo sarà comunque quello di favorire il ceto medio, soprattutto chi rientra nel terzo scaglione Irpef. 

BONUS – Superbonus, ecobonus al 65% e sconti al 50% per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici green verranno rinnovati. Il Superbonus però, misura molto richiesta, dovrebbe valere soltanto per i condomini. Sparisce - per ora - il bonus per il rifacimento delle facciate. Sarà il lavoro sulla manovra a definire tutti i dettagli. Rifinanziati invece i bonus Tv e decoder: fino a 100 euro per rottamare la vecchia tv, senza limiti Isee, e 30 euro per i decoder ma per chi ha un Isee sotto i 20mila.

BOLLETTE - L'intervento è più urgente che mai, visto che i prezzi dell'energia non scenderanno per il momento, anzi, le oscillazioni potrebbero portare a ulteriori aumenti almeno fino alla fine dell'inverno. Ci sarà quindi uno stanziamento di un miliardo per il taglio delle bollette energetiche, e le risorse dovrebbero confluire in un apposito fondo che sarà creato con la manovra.

PENSIONI – Punto molto sensibile per la Lega, che vuole mitigare l'impatto della fine di quota 100 ed evitare un brusco ritorno alla Fornero. In manovra potrebbe quindi essere introdotta nel 2022 Quota 102, cioè un meccanismo che consentirebbe di andare in pensione con 64 anni di età e 38 di contributi (ci rientrerebbero poco meno di 50mila persone), e nel 2023 Quota 104. Questo consentirebbe di ammorbidire lo scalone della Fornero, che costringerebbe ad aspettare i 67 anni per dire addio al lavoro.

REDDITO DI CITTADINANZA – La misura bandiera del Movimento 5 Stelle sarà riconfermata, ma passerà attraverso una revisione. Ci sarà con ogni probabilità un rafforzamento dei controlli preventivi e delle procedure per ottenerlo, e un meccanismo che incentiva a tornare sul mercato del lavoro. Nel caso di rifiuto di un'offerta, infatti, verrà decurtato l'assegno con un sistema simile a quello della Naspi. Per quanto riguarda i fondi, con la legge di Bilancio dovrebbe arrivare un finanziamento aggiuntivo da circa 1 miliardo per il 2022.

In totale, tra stanziamento già previsto a regime e nuovi fondi, dovrebbero esserci a disposizione circa 8,8 miliardi, la stessa cifra di quest'anno, quando i fondi sono stati a più riprese aumentati per fare fronte al maggior tiraggio della misura causa pandemia.

FAMIGLIA – La manovra indirizzerà fondi anche alle famiglie per intercettare i loro bisogni. Ad esempio, dovrebbe rendere strutturale il congedo di paternità di dieci giorni e incentivare il lavoro femminile con una decontribuzione, in particolare per le donne che tornano al lavoro dopo la maternità. Inoltre, aumenteranno i fondi per la gratuità dei libri testo nella scuola dell'obbligo.

TAMPON TAX - Dovrebbe anche vedere attuazione la richiesta, più volte inoltrata, di ridurre dal 22% al 10% l'Iva sugli assorbenti, la cosiddetta tampon tax. Inoltre diventerebbe strutturale il piano antiviolenza e sulla parità di genere, ivi compresa la premialità per la certificazione delle politiche di genere.

IMPRESE - Il Mise punta a rifinanziare il Fondo di garanzie per le Pmi, la Nuova Sabatini e i contratti di sviluppo e creare un fondo ad hoc per la transizione industriale.

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata