Il coronavirus potrebbe dimezzare la crescita mondiale, portandola a 1,5% nel 2020 rispetto al 2,9% inizialmente previsto, e appiattirà a zero quella italiana.

Queste - secondo il quadro più negativo, che prenderebbe forma nel caso in cui l'epidemia dovesse rivelarsi più lunga e potente - le stime dell'Ocse che nell’ultimo Interim Economic Outlook sottolinea come il Covid-19 "presenta per l’economia globale il più grande pericolo dalla crisi finanziaria" del 2008.

In base a uno scenario più prudente il taglio potrebbe essere invece dal 2,9 al 2,5%-

Drammatiche le prospettive per l'Italia: il prodotto interno lordo scenderà dallo 0,2% del 2019 allo 0% nel 2020, con un taglio di 0,4 punti rispetto alla precedente stima di novembre.

L’organizzazione prevede invece uno 0,5% per il 2021, dato invariato rispetto a novembre.

In queste ore anche la banca d'affari americana Goldman Sachs ha rivisto le sue previsioni per l'anno, considerando "un impatto significativamente più grande e più prolungato dall'epidemia globale di coronavirus sull'Europa".

Le stime sul PIl tricolore sono state tagliate dello 0,8% nel 2020 (da +0,2% pre-virus) seguito da un rimbalzo a +1,2% nel 2021 (da 0,7%).

(Unioneonline/F)
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