Dalle difficoltà organizzative dei viaggi e degli imbarchi alla carenza di aree sosta aperte dove potersi ristorare ed espletare i bisogni fisiologici, ai rallentamenti nelle frontiere.

E' diventato ancora più duro il lavoro degli autisti che si occupano del trasporto di merci. Per questo la Cna Fita, l'Unione dei Trasporti che monitora le attività delle imprese del comparto anche in questa emergenza COVID-19, ci tiene a ringraziarli attraverso il responsabile regionale Valentina Codonesu: "Vogliamo ringraziare l'Autotrasporto merci, che pur in difficoltà continua ad offrire il servizio essenziale di approvvigionamento dei beni, siano essi primari come quelli della filiera agroalimentare, dei farmaci, dei rifornimenti ospedalieri, siano essi necessari a sostenere l'intera popolazione in questo momento di emergenza estrema in tutto il Paese".

Numerose le crescenti criticità per gli autotrasportatori e per i loro autisti riscontrate dall'Associazione da quando ha avuto inizio l'incubo Coronavirus. Tra queste: il blocco dell'attività per alcune tipologie di trasporto, legate a beni o attività sospese dai provvedimenti governativi; il caos nei porti e le difficoltà organizzative dei viaggi e degli imbarchi, prima del chiarimento sulla libera circolazione delle merci richiesto e ottenuto da CNA FITA alle Ordinanze del Presidente Solinas n. 4 e 9/2020, nonché derivanti dalla riduzione delle tratte marittime passeggeri-merci; la difficoltà a trovare aree di servizio aperte, spazi di sosta dove potersi rifocillare e addirittura dove poter espletare i propri bisogni fisiologici lungo strade e autostrade, a seguito delle restrizioni governative sull'apertura delle attività di bar e ristorazione; i blocchi e rallentamenti da incubo lungo frontiera (es. Austria, Slovenia); le attese interminabili e pregiudizievoli nelle aziende committenti per carico e scarico delle merci; il rallentamento delle attività pubbliche funzionali allo svolgimento dell'attività di autotrasporto su strada (Motorizzazioni, CCIAA); la necessità di maggiori garanzie e sicurezze contro il rischio di contagio, tra cui quelle riguardanti la necessaria distanza sociale, nonché il reperimento di mascherine FPP2/3 - tuttora merce rara - come obbligatoriamente richiesto da alcuni depositi di smistamento delle merci.

E' stato emanato dal Ministero nella serata di venerdì 20 marzo, il "Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nel settore del trasporto e della logistica", su testo sollecitato da settimane da CNA FITA a tutela della sicurezza dei tanti autotrasportatori impegnati in prima linea a far andare avanti il Paese in questa emergenza. Franco Pinna, presidente regionale e vicepresidente nazionale CNA FITA, afferma: "Rappresentiamo uomini e donne coraggiosi, che rischiano in prima linea per garantire i servizi minimi e supportare i bisogni di aziende, famiglie e cittadini. Per questo è imprescindibile il senso di responsabilità e il rispetto delle norme di sicurezza da parte dell'intera filiera del Trasporto e della Logistica a tutela degli autisti. Ci impegneremo perché gli sforzi di questa categoria non vengano dimenticati dai Governi e dalle Istituzioni nei futuri provvedimenti che dovranno sostenere la ripresa economica".
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