Cibo biologico e Km zero: Sardegna al top in Italia. Ed è boom di nuove imprese
I dati di Coldiretti, che dà anche il benvenuto a una giovane imprenditrice agricola di Terralba, Francesca MannaiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una grande propensione dei sardi a comprare biologico, puntare sui prodotti a km 0 e leggere le etichette. Addirittura su quest’ultimo dato i sardi sono in cima alle 20 regioni italiane con la percentuale di persone attente alla lettura delle etichette che arriva al massimo del 40,2% proprio in Sardegna. Ben oltre la media italiana (14,1%) anche la propensione dei sardi a comprare biologico (16,6%) e al top, anche qui rispetto a tutta Italia, per gli acquisti a km 0 (41,2%).
Sono alcuni dei numeri contenuti nello studio dell’Osservatorio strategico di Coldiretti che confermano come la Sardegna continui a essere tra le regioni più attive sull’acquisto del bìo e sulla scelta dei prodotti di prossimità. Proprio per questo anche i Mercati di Campagna Amica dell’Isola continuano ad aumentare l’offerta dei prodotti biologici nei propri gazebo. Solo in ordine cronologico si inserisce nei mercati provinciali di Oristano, l’arrivo delle ortive di una giovane azienda al femminile, Francesca Mannai.
BIO - Ventidue anni, di Terralba, Francesca si presenta ai mercati come azienda Biomannai, con ortive biologiche tra patate, cipolle, lattughe, finocchi , cavoli, bietole, broccoli, meloni, angurie, fragole, pomodori, porri, sedano. Un metodo, quello dell'agricoltura biologica che esalta la naturalità delle produzioni, mettendo al bando sostanze chimiche e fitofarmaci, utilizzando sole sostanze naturali. Per ottenere la certificazione Biologica le aziende percorrono un periodo di conversione al termine del quale vengono certificate. A certificare la qualità e la qualifica di prodotto biologico le aziende esibiscono (si tratta di un obbligo) un tagliando rilasciato dall’ente terzo che ne verifica tutto il processo di coltivazione. La richiesta da parte dei consumatori è in continuo aumento, specie tra i più giovani, sempre più attenti verso ambiente e salute.
CAMPAGNA AMICA – «I sardi si confermano tra i cittadini più consapevoli d’Italia: leggono le etichette, scelgono il biologico e premiano i prodotti a km zero - sottolinea Serafino Mura, responsabile Campagna Amica Sardegna - i numeri dell’Osservatorio Coldiretti ci dicono che non è una moda passeggera, ma una cultura radicata che noi di Campagna Amica continuiamo a sostenere ogni giorno nei mercati, valorizzando aziende come quella di Francesca, giovane simbolo di un'agricoltura sana e sostenibile - continua - siamo orgogliosi di vedere la regione in testa alle classifiche nazionali per l’attenzione all’etichetta, al biologico e al chilometro zero. Campagna Amica è lo spazio naturale per far incontrare questa domanda crescente con l’offerta delle nostre aziende - conclude - sempre più orientate verso una produzione trasparente, certificata e sostenibile».
(Unioneonline/l.f.)