Un nuovo tipo di turismo, “lento e sostenibile”, in Sardegna. Un modello di turismo “esperienziale tra itinerari culturali, borghi, cammini e destinazioni di pellegrinaggio”.

Ne ha parlato oggi Gianni Chessa, assessore regionale al ramo, durante la presentazione della prima edizione dell’evento “Noi camminiamo in Sardegna”, che si svolgerà dal 5 all’8 ottobre.

"Vogliamo mettere i temi del turismo lento e sostenibile al centro della proposta promozionale: identità e tradizioni, accoglienza dei territori e senso di comunità sono valori della nostra terra che intendiamo promuovere nel mercato nazionale e internazionale”, ha detto l’esponente della Giunta Solinas.

“Questo evento – ha ricordato Chessa - si inserisce tra le azioni di valorizzazione regolate nel protocollo d’intesa firmato a gennaio dall’Assessorato del Turismo e dalla Conferenza episcopale sarda. Sarà un viaggio nel cuore più autentico della Sardegna, alla riscoperta delle vie storiche e identitarie percorse nel corso dei secoli dai pellegrini, ammirando scenari paesaggistici incontaminati e attraversando piccole realtà dove l’accoglienza è sacra. Un mix tra cultura e spiritualità, natura e benessere, senso di comunità e accoglienza, per fare di questa strategia progettuale una proposta unitaria, strutturata e vincente con l'obiettivo di catturare un particolare segmento dei flussi turistici, soprattutto in bassa stagione”. La Sardegna, insomma, non è solo mare e vuole diventare una meta turistica anche in altre stagioni.

I sardi erano abituati ad adagiarsi sulla costa, perché l'80% del turismo è per il mare. I nostri slogan però non sono a caso, andiamo oltre il mare per una Sardegna vissuta tutto l'anno”, ha rilanciato Chessa.

Nei giorni di “Noi camminiamo in Sardegna” giornalisti, camminatori, foto e video reporter, guide, esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni locali percorreranno “a passo lento” diversi itinerari che coinvolgeranno vari comuni: Borutta, Carbonia, Dorgali, Galtellì, Genoni, Gesturi, Iglesias, Laconi, Luogosanto, Orgosolo, Porto Torres e Sant’Antioco.

Al temine di tutto, sabato 8 ottobre alle 11.30 si terrà una conferenza nel monastero benedettino di San Pietro di Sorres a Borutta.

(Unioneonline/L)

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