"Abbiamo raggiunto un accordo sulla sospensione dei licenziamenti per avere il tempo di operare una reindustrializzazione su cui si sono impegnate Embraco e Whirlpool anche economicamente. In questo periodo i lavoratori prenderanno lo stipendio pieno, non ci sarà dunque né part time né riduzione di orario e questo avverrà a carico dell'azienda".

Lo ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda al termine dell'incontro al Mise tra azienda e sindacati con cui è stato messo a punto un piano per Embraco, la società del gruppo Whirpool con sede a Riva di Chieri (Torino) che nelle scorse settimane aveva annunciato il licenziamento di 500 dipendenti e la delocalizzazione della produzione in Slovacchia.

Secondo l'accordo, i licenziamenti saranno "congelati" per tutto il 2018.

"Abbiamo messo in campo Invitalia anche con il nuovo fondo contro la delocalizzazione deliberato dal Cipe se e nel caso la nuova reindustrializzazione non avvenisse entro il periodo in cui i licenziamenti sono sospesi", continua Calenda che però esclude quest'ultima ipotesi.

"Non riteniamo che questo possa accadere e quanto concordato è dunque un paracadute in più che fino a ieri non c'era per gestire questi casi di delocalizzazione", ha continuato.

L'obiettivo, infatti, ha proseguito, "di fermare, sospendere i licenziamenti è stato raggiunto ora è importante trovare rapidamente una reindustrializzazione del sito".

La notizia della sospensione dei licenziamenti è stata commentata con soddisfazione dal premier Paolo Gentiloni su Twitter.

(Unioneonline/F)

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