La pandemia influenza il mercato immobiliare: i sardi cercano case più ampie rispetto al passato, adatte a smart working e didattica a distanza, prediligendo l'area urbana rispetto al centro città.

Nell’Isola il maggior numero di transazioni è avvenuto in provincia di Cagliari, 5.767; nel capoluogo la domanda chiede appartamenti di taglia media (85/115 mq).

Questo lo stato dell'arte del mercato immobiliare del Sud Sardegna secondo i dati della Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d'affari) della Confcommercio Sud Sardegna.

Nel 2020 le transazioni sono diminuite del 6,8% nella provincia di Cagliari e del 9,8% nel capoluogo, mentre sono calate del 5,1% nella macroarea "Area Urbana Cagliaritana".

Tra le macroaree più vitali si segnala la tenuta (+0,1%) del Sarrabus, che comprende il Comune di Villasimius e la località Costa Rei, mentre l'altra macroarea a forte vocazione turistica "Costa Sud", con le località turistiche Santa Margherita, Nora e Chia, ha avuto un calo nelle transazioni del 13,6%.

A Cagliari la microarea di San Benedetto, Tribunale, Via Sonnino conferma la grande vitalità nelle transazioni: è la zona con il maggior numero di compravendite del 2020 (250). In vetta alla classifica dei prezzi, nel secondo trimestre, il quartiere Poetto, con 2.583 euro al metro quadro.

"Dopo quattro anni di intensa crescita i finanziamenti bancari alle famiglie hanno segnato un marcato rallentamento concentrato nel primo semestre, le banche in alcuni casi non agevolano l'acquisto chiedendo spesso e volentieri l'inserimento di clausole sospensiva nei contratti", ha spiegato il presidente della Fimaa di Confcommercio Marco Mainas.  

(Unioneonline/F)

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