Via libera dell'Eurocamera alla direttiva sulle «case green», che impone la classe energetica «D»a tutti gli edifici del Vecchio Continente entro il 2033.

L’ok della Plenaria è arrivato con 343 voti favorevoli, 216 voti contrari e 78 astenuti. Il testo è stato emendato dal Parlamento europeo in più parti. Quello dell'Eurocamera è il primo, decisivo, via libera per la direttiva sulle case sostenibili ma l'approvazione non permette l'entrata in vigore del provvedimento della Commissione. Il testo, ora, sarà oggetto del negoziato finale tra Consiglio Ue ed esecutivo europeo prima di tornare in Plenaria. L'entrata in vigore della norma, quindi, non è ancora scontata.

IL MINISTRO PICHETTO FRATIN: «TESTO INSODDISFACENTE» – «La direttiva sulle case green approvata in Parlamento europeo è insoddisfacente per l’Italia. Anche nel Trilogo, come fatto fino a oggi, continueremo a batterci a difesa dell’interesse nazionale», questo il primo commento del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. «Non mettiamo in discussione gli obiettivi ambientali di decarbonizzazione e di riqualificazione del patrimonio edilizio, che restano fondamentali. Manca però in questo testo una seria presa in considerazione del contesto italiano, diverso da quello di altri Paesi europei per questioni storiche, di conformazione geografica, oltre che di una radicata visione della casa come ‘bene rifugio’ delle famiglie italiane», ha spiegato l'esponente del governo Meloni.

(Unioneonline/F)

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