Arriva la stretta del governo sul caro voli. Dopo gli incontri con le compagnie c’è l’iniziativa ufficiale del ministero delle Imprese e del Made in Italy che prova a mettere un freno sull’aumento vertiginoso delle tariffe.

La Sardegna è diretta interessata, visto che l’incremento dei prezzi (+ del 40% rispetto a un anno fa) riguarda soprattutto i voli nazionali e in particolare quelli per le due isole maggiori.

Secondo quanto anticipato dal Corriere, all’articolo 1 della bozza del decreto «Asset e investimenti», viene vietata «la fissazione dinamica delle tariffe da parte delle compagnie aeree, modulata in relazione al tempo della prenotazione» se ricorrono «congiuntamente» le seguenti condizioni.

- «È applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole»

- «Avviene durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale»

- «Conduce ad un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, del 200% superiore alla tariffa media del volo»

Le rotte interessate sono dunque proprio quelle per Sicilia e Sardegna, mentre i periodi “attenzionati” sono estate, Natale e Pasqua. Il prezzo massimo, come viene specificato al terzo punto, non potrà essere più del triplo della media operata dalla compagnia su quel volo.

Il decreto approderà lunedì in Consiglio dei ministri ed è dunque suscettibile di modifiche.

Ancora da capire come il governo riuscirà a monitorare l’andamento delle tariffe, mentre nella stessa bozza, riferisce lo stesso Corriere, c’è lo stop alle procedure che determinano le tariffe automaticamente basandosi su attività di profilazione web dell’utente o solla tipologia del dispositivo utilizzato. Ciò costituisce, si legge nella bozza, «pratica commerciale scorretta».

(Unioneonline/L)

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