Gli addetti alle pulizie del Brotzu e del Businco hanno proclamato lo sciopero il 5 luglio.

Le trattative sui turni di lavoro non sono andate a buon fine, di qui l’astensione dal lavoro proclamata dai sindacati in un settore delicato.

A esasperare il clima – spiegano le sigle - è stato il mancato rispetto dell’accordo sottoscritto il 22 aprile scorso, quando, per favorire l’ingresso della Sistemi Integrati, le categorie avevano accolto la richiesta di applicare, in via sperimentale, due fasce orarie, una la mattina e una la sera, con l’impegno di rivedersi dopo due mesi per arrivare a un’unica fascia oraria.
“Si tratta di lavoratori part-time per i quali l’imposizione di due fasce orarie determina un netto peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro”, hanno spiegato i segretari Nella Milazzo (Filcams Cgil), Giuseppe Atzori (Fisascat Cisl) e Vincenzo Dimonte (Uiltrasporti Uil) sottolineando anche che, “considerato l’orario ridotto, i lavoratori hanno il diritto di avere un unico turno, anche per permettergli di trovare un’altra occupazione e raggiungere la piena retribuzione”.

Il nuovo orario è inoltre diverso da quello svolto per diversi anni con la vecchia società. Tra le conseguenze, spiegano i sindacati, l’impossibilità di conciliare i tempi di vita e lavoro, “come accade ad esempio a una lavoratrice madre che rischia di dover lasciare il lavoro perché non può permettersi di pagare una baby sitter che accudisca i figli quando lei è impegnata nei due turni”.

Le sigle auspicano che entro il 5 luglio la Sistemi Integrati recepisca la richiesta e impieghi i lavoratori part time in un unico turno. Solo in questo caso sarà revocato lo sciopero.

(Unioneonline/L)

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