Dopo la Brexit, a rischio le esportazioni di Cannonau e pecorino sardo.

Con l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea per i prodotti dell'agroalimentare sardo si apre uno scenario problematico: senza un accordo commerciale dettagliato tra Londra e Bruxelles si assisterebbe al ritorno delle frontiere, con il conseguente pagamento di dazi.

Ma non solo: sono anche a rischio le garanzie sulla tipicità dei prodotti.

A parlare dell'allarme, lanciato da Coldiretti, è lo studio legale internazionale Rödl & Partner.

"Affinché si possa salvaguardare il "Made in Italy" agroalimentare è necessario stipulare un accordo nel quale vengano regolate una serie di questioni fondamentali per gli scambi commerciali", ha dichiarato Rosa Mosca, esperta di proprietà intellettuale dello studio legale di Rödl & Partner.

"Il riconoscimento delle indicazioni geografiche protette IGP o denominazione di origine protetta DOP, senza intesa, non sarebbero più garantite sul mercato britannico, con il conseguente avanzamento delle imitazioni e delle contraffazioni delle nostre specialità e il rischio di vendita in Paesi terzi che non rispettano gli standard europei come ad esempio gli USA", ha continuato.

"In attesa degli auspicati accordi commerciali - ha concluso Rosa Mosca di Rödl & Partner - per ciò che concerne i titoli di privativa quali i marchi collettivi, che informano i consumatori che il produttore dei beni o il fornitore di servizi appartiene a una determinata associazione di categoria e che ha il diritto di utilizzare il marchio, come per esempio il Grana Padano o il Vetro artistico Murano e di certificazione dell'UE, che hanno lo scopo di certificare determinate caratteristiche dei prodotti o dei servizi, ci sarà la possibilità entro 9 mesi dall'uscita definitiva del Regno Unito dall'UE di creare un corrispettivo parallelo marchio nazionale, così da avere una tutela, seppur minima, del prodotti italiani nel Regno Unito".

(Unioneonline/F)
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