In attesa della riunione della Bce, in programma domani, e del discorso d'insediamento del nuovo presidente statunitense Donald Trump, in calendario venerdì, le borse europee hanno chiuso debolmente.

Se Milano ha terminato in rialzo (+0,32%), così come Londra (+0,38%) e Francoforte (+0,51%), sono invece risultate in perdita Parigi (-0,13%) e Madrid (-0,12%).

A Piazza Affari, Mediaset è salita dello 0,86% dopo la presentazione del piano strategico al 2020, avvenuta a Londra. Un piano che prevede di migliorare in tre anni l'utile operativo delle attività televisive italiane di 468 milioni (con la pay tv che dovrà contribuire per 200 milioni).

Mentre Telecom Italia ha lasciato sul terreno lo 0,78%, in scia agli interrogativi sulle prossime manovre di Vivendi (suo primo azionista con il 24% del capitale). I francesi, che sono arrivati anche al 30% di Mediaset, dovranno infatti decidere se puntare sulla tv o sulle telecomunicazioni, visto che la legge Gasparri non permette una concentrazione dei due business.

Tra le banche, in evidenza Bper (+0,47%) che è in corsa per rilevare la good bank Cariferrara, ma potrebbe anche lanciare un'operazione di acquisto del Credito Valtellinese (salito del 15,87%).

Le altre tre good bank (Etruria, Marche e Chieti) sono invece già state acquistate da Ubi Banca (+0,41%), che ha ricevuto a mercati chiusi il via libera da parte di Bankitalia.

Per la seconda seduta consecutiva, ci sono state prese di beneficio (vendite) su Luxottica (-0,94%), dopo il rally messo a segno sull'onda dell'annuncio di fusione con Essilor.

Nel settore della moda sono invece state comprate le azioni Moncler (+1,9%) e Salvatore Ferragamo (+2,6%).

In forte sofferenza, fuori dal paniere principale, il titolo Saras (-4,66%), dopo che il colosso statale russo Rosneft ha ceduto sul mercato l'intera quota del 12% detenuta nel gruppo della famiglia Moratti.

Sul fronte obbligazionario, chiude a 160,8 punti base lo spread tra Btp e Bund, con il rendimento del decennale italiano all'1,96%.
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