Altra seduta con il segno meno per i mercati azionari europei, che hanno virato in negativo nel pomeriggio (in scia a Wall Street) dopo i guadagni registrati in mattinata.

Alla fine, tutte le principali borse del Vecchio continente hanno chiuso in rosso: da Londra (-0,69%) a Francoforte (-0,75%), da Parigi (-0,19%) a Milano (-0,25%).

A Piazza Affari si è registrata una buona performance dei bancari, che nella maggior parte dei casi risultano in rialzo: soprattutto Banco Bpm (+3,25%, maglia rosa di giornata) e Bper (+3%). Sale anche Intesa Sanpaolo (+0,89%), mentre restano sotto la parità Ubi Banca (-0,47%) e Unicredit (-0,83%).

Fuori dagli istituti di credito, si segnalano invece i progressi di Atlantia (+1,64%), Snam (+1%) e Moncler (+1%).

Le vendite hanno colpito molto il settore industriale, in particolare la "galassia Agnelli": con Fiat Chrysler che ha lasciato sul terreno il 3,79%, Cnh Industrial il 2,7% e Ferrari l'1,88%). Andamenti che hanno così "azzoppato" la holding Exor (-2,41%).

La palma di peggior titolo di giornata va però a St-microelectronics (giù del 4,25%). Mentre Leonardo prosegue la parabola ribassista, avviata all'indomani della nomina di Alessandro Profumo quale nuovo amministratore delegato, perdendo l'1,7%.

Sul fronte obbligazionario, intanto, si restringe lo spread tra btp e Bund, con il tasso del decennale italiano sceso al 2,31% sul mercato secondario.
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