Avvio di settimana debole sui mercati finanziari europei, con i principali listini in rosso e Piazza Affari che segna un ribasso dell’1,5%, risultando la peggiore del Vecchio Continente.

Ma soprattutto riprende a crescere lo spread: il differenziale di rendimento tra il Btp e il Bund tedesco vola a quota 200 punti base, toccando questa soglia per la prima volta dal febbraio 2014. Il rendimento del decennale italiano è salito fino al 2,35%.

Mentre si attende il discorso del presidente della Bce Mario Draghi, che nel pomeriggio parlerà davanti all'Europarlamento, a trascinare verso il basso il Ftse Mib è in particolare il settore degli istituti di credito (che detengono un gran quantitativo di titoli di Stato).

Affonda Unicredit (-3,9%), che stamattina ha avviato le operazioni per il maxi-aumento di capitale da 13 miliardi di euro. Ma riportano pesanti perdite anche Bper (-5%), Ubi Banca (-3,2%) e Banco Bpm (-4%).

Lo spread va male pure in Francia, dove il differenziale con il titolo tedesco è arrivato a 74 punti (il livello più alto da quattro anni). Qui le cause sono da ricercarsi in primis nel discorso della candidata alla presidenza Marine Le Pen, che ieri ha annunciato come – in caso di vittoria – chiederà l'uscita dall'euro.
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