Segno meno per tutte le principali borse europee, che (nonostante l'iniziale spinta di Wall Street) hanno vissuto un'altra seduta di debolezza, in un clima reso incerto dalle evoluzioni politiche.

Londra e Francoforte hanno così chiuso entrambe in ribasso dello 0,42%, Parigi poco sotto la parità (-0,09%), mentre Milano ha lasciato sul terreno lo 0,35%.

A Piazza Affari, le vendite hanno colpito trasversalmente tutti i settori, ma in particolare i titoli industriali, dopo i rialzi maturati ieri. Tenaris ha infatti perso il 3,7% (peggior performance del listino milanese), seguita da Buzzi Unicem (-3%) e dai titoli della galassia Agnelli: Cnh Industrial (-2,85%) e Fiat Chrysler (-2,78%).

Sul fronte dei ribassi, si segnalano anche Yoox (che prosegue la sua parabola negativa, perdendo il 3,5%), Mediaset (-1,12%) e Generali (-1,03%).

Nel comparto bancario, Bper cede l'1,78%, Ubi Banca l'1,22% e Intesa Sanpaolo lo 0,75%. Mentre hanno terminato in positivo Banco Bpm (+0,61%) e Mediobanca (+0,46%).

Ma l'attenzione degli operatori è stata ancora concentrata sul titolo Unicredit, salito dell'1,14% nell'ultimo giorno utile per sottoscrivere il maxi-aumento di capitale da 13 miliardi di euro (l'inoptato sarà poi collocato entro il 10 marzo). Secondo gli analisti, la domanda di nuovi titoli della banca avrebbe superato l’80%: l'operazione di ricapitalizzazione (la più grande nella storia finanziaria italiana) sembra dunque destinata al successo.

La maglia rosa di giornata va però a Telecom Italia (+1,51%), dopo che il management ha comunicato la nuova offerta tariffaria che dovrebbe portare a un incremento del prezzo pari all'8,6%. Buon risultato anche per Stmicroelectronics (+0,92%) e i titoli energetici: Saipem (+0,42% ), che a mercati chiusi ha diffuso i conti 2016, ed Eni (+0,35%).

Per quel che riguarda i titoli governativi, lo spread tra Btp e Bund ha chiuso a quota 197 punti base. Il rendimento del decennale tedesco sul mercato secondario si attesta infatti allo 0,23%; quello del decennale italiano viaggia al 2,20%.
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