Aumenta il prezzo della benzina e si scatena la polemica politica e non solo.

A lanciare l'allarme sui rincari, che sembrano dovuti alle nuove tensioni tra Usa e Iran che stanno agitando i mercati petroliferi internazionali, sono le associazioni a tutela dei consumatori.

Secondo Coldiretti, ad esempio, con il caro-benzina arriva "una vera e propria stangata sui 6,5 milioni di italiani in viaggio per il ponte

del 25 aprile, con i prezzi alla pompa che sulle autostrade arrivano anche a superare i 2 euro al litro".

GLI ESPOSTI - Il Codacons, invece, ha annunciato un esposto alla magistratura, in quanto, si legge in una nota, "crediamo ci siano gli estremi per una indagine volta ad accertare la correttezza dei rincari dei listini di benzina e gasolio che si stanno susseguendo negli ultimi giorni".

"In particolare - aggiunge il Codacons - alle Procure chiediamo di verificare se gli aumenti dei prezzi dei carburanti delle ultime ore configurino possibili speculazioni legate alle partenze degli italiani per i ponti del 25 aprile e 1 maggio, in considerazione dei maggiori consumi di benzina e gasolio da parte di chi si sposta per raggiungere mete di villeggiatura".

"I rincari dei listini alla pompa infatti - prosegue l'associazione - appaiono eccessivi e troppo veloci, produrranno una stangata complessiva da oltre 110 milioni di euro a carico delle famiglie in viaggio su strade e autostrade e non sembrerebbero giustificati dall'andamento del petrolio, considerato che il carburante venduto oggi è stato acquistato dalle compagnie petrolifere quando le quotazioni della materia prima erano sensibilmente inferiori".

LE POLEMICHE - Ma gli aumenti hanno dato il la anche a dure critiche nei confronti del governo giallo-verde, le cui forze in campagna elettorale - soprattutto sponda Lega - avevano fatto della diminuzione del prezzo dei carburanti e del taglio delle accise uno dei loro cavalli di battaglia.

"Siamo passati dall'annuncio del taglio delle accise sulla benzina per la guerra in Abissinia, all'aumento di 5 euro a pieno grazie all'esecutivo gialloverde", punge la deputata di Forza Italia Mara Carfagna. Che aggiunge: "Un'altra promessa non mantenuta. Gli unici a mantenere gli impegni presi con gli italiani

siamo stati noi nel corso degli ultimi governi Berlusconi: abolizione della tassa sulla prima casa, di quella sulle donazioni e sulle successioni, aumento delle pensioni minime. C'è una bella differenza

tra chi fa promesse e chi le mantiene. Per ora al governo ci sono solo dei chiacchieroni''.

Il segretario del Pd Nicola Zingaretti si è invece detto "preoccupato per il prezzo che pagano gli italiani per colpa di questo governo". "Aumenta la benzina - ha aggiunto il leader dem - crolla la fiducia delle imprese e dei consumatori e Di Maio e Salvini continuano a fare finta di niente e a litigare. Questo è il pericolo".

(Unioneonline/l.f.)
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