Un rialzo dei tassi d'interesse adesso sarebbe inutile e non avrebbe alcuna conseguenza positiva sull'inflazione che sta salendo in Europa: colpirebbe solo i redditi delle famiglie e sarebbe d’ostacolo alla ripresa post-pandemia.

Lo ha affermato la presidente della Bce Christine Lagarde al Congresso bancario di Francoforte, in Germania.

Ha infatti spiegato che l’operazione non potrebbe calmierare il caro prezzi dell’energia e che "le strozzature all'offerta globale non possono essere risolte dalla politica monetaria".
Per questo motivo la Banca centrale europea deve avere "pazienza e persistenza" e perseguire l'obiettivo di un'inflazione sostenibile intorno al 2%. L’attuale carovita al 4% è dunque destinato ad esaurirsi.

"Anche dopo l'attesa fine dell'emergenza pandemica - ha aggiunto Lagarde - sarà ancora importante che la politica monetaria, e con essa un'adeguata calibrazione degli acquisti di bond, sorregga la ripresa e un ritorno all'inflazione sostenibile al 2%. Annunceremo le nostre intenzioni su questo a dicembre".

A commentare le parole della presidente della Bce è stato il commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni, intervenuto all’assemblea di Confindustria Firenze: "Adesso bisogna evitare la tentazione di ritiri prematuri delle politiche espansive. Questa idea può venire dai ritmi di crescita e dall'inflazione ma dobbiamo continuare questo gioco di spinta della politica monetaria Bce e delle politiche di bilancio della commissione Ue. Ho sentito le parole della presidente Lagarde, che non ritiene che questo sia un momento di stretta per Bce e per le nostre politiche non è il momento di abbandonare il rilancio ma di renderle più selettive e mirate".

(Unioneonline/F)

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