Approvata dal consiglio di amministrazione, presieduto da Antonello Arru, la relazione finanziaria semestrale del Banco di Sardegna che registra un utile lordo di 43 milioni e netto di 33 milioni (a giugno 2019 era di 20,2 milioni).

La raccolta complessiva da clientela ordinaria arriva a 15,3 miliardi, mentre i finanziamenti netti a clientela in bonis salgono a 6,6 miliardi, in aumento di 102 milioni rispetto a fine dicembre 2019 (+1,6%), con nuove erogazioni di mutui casa per quasi 220 milioni.

I crediti netti deteriorati scendono a 471 milioni (-4,8%7 su dicembre 2019), con le sofferenze nette che calano a 216 milioni (-12,9%8 su dicembre 2019) e le inadempienze probabili a 207 milioni (-4,2% su dicembre 2019). Il rapporto delle sofferenze nette sul totale dei finanziamenti verso la clientela cala dal 3,3% di fine dicembre 2019 all'attuale 3,1%9, mentre rimane stabile al 2,9% quello degli UTP. Inoltre il margine d'interesse si attesta a 97,3 milioni.

"Questa semestrale evidenzia la grande resilienza manifestata dal Banco all'ondata pandemica, con un risultato economico di tutto rilievo e un andamento operativo che conferma la forte vicinanza al territorio ed una solidità patrimoniale tra le più elevate del sistema - afferma il direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese - Pur in presenza di un evidente rallentamento economico causato dal Covid-19, i ricavi ordinari originati dal margine d'interesse e dalle commissioni hanno sostanzialmente tenuto, in presenza di una grande attenzione e contenimento sul lato dei costi di gestione. Grazie a una finestra favorevole apertasi a metà febbraio, è stato possibile realizzare una significativa plusvalenza derivante dalla vendita di titoli di Stato in portafoglio, che ha portato il margine d'intermediazione ad attestarsi a un livello storicamente molto elevato, di quasi 14 milioni superiore al primo semestre dello scorso anno e ben oltre le aspettative di budget".

(Unioneonline/F)
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