È arrivato nella notte il via libera del Consiglio dei ministri per la legge di Bilancio 2023, la prima del governo Meloni. 35 miliardi di euro che comprendono aiuti per le famiglie e – 21 miliardi – per affrontare il caro energia. Varato inoltre il decreto legge contenente i provvedimenti urgenti su accise e Iva per i carburanti e di sostegno agli enti territoriali, tra cui quelli delle Marche interessati dall'alluvione.

Nel dettaglio, come ha spiegato Giorgia Meloni in conferenza stampa, viene messa in atto una «manutenzione straordinaria del reddito di cittadinanza, che si avvia verso la sua abolizione, con un periodo transitorio nel 2023 con maggiori controlli sul fronte di chi lo percepisce e di chi riceve offerte di lavoro».

Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra i 18 e i 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo familiare disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 8 mensilità (attualmente sono 18). Previsto anche un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Stessa conseguenza nel caso di rifiuto alla prima offerta congrua.

I RISPARMI - Il reddito sarà abrogato il 1° gennaio 2024 per essere sostituito da una nuova riforma. Il risparmio previsto è di 734 milioni per il 2023.

ASSEGNO UNICO – Nella manovra è compresa una maggiorazione dell'assegno unico anche per chi ha il primo figlio: oltre al raddoppio della maggiorazione forfettaria dell'assegno unico universale per i nuclei numerosi a partire dal terzo figlio (che passerebbe da 100 a 200 euro), ci sarà un sostegno “rafforzato” anche per il primo figlio. Inoltre ci sarà un mese di congedo per i primi sei anni dei figli, da aggiungersi alle altre misure già in vigore in materia di congedi parentali.

SOGLIA ISEE – Sale da 12mila a 15mila euro la soglia Isee relativa al bonus sociale bollette per le famiglie più fragili. E sempre in tema famiglie, è stato istituto un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una "Carta Risparmio Spesa" per redditi fino a 15mila euro gestita dai Comuni e utilizzabile per l'acquisto di beni di prima necessità.  Lo comunica il Mef, sottolineando che si tratta di una sorta di buoni spesa da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all'iniziativa "con un'ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari".

CUNEO FISCALE – «C’è poi il taglio del cuneo fiscale», ha detto Meloni in conferenza stampa. «Non solo confermiamo quello presente, ma aggiungiamo un altro 1 per cento di taglio per i redditi più bassi». Si tratta, ha detto, «della misura più costosa della Legge di Bilancio, costa 4 miliardi. Ma così si aumentano i soldi in busta paga di coloro che hanno redditi più bassi».

TASSE SU PLASTICA E BEVANDE ZUCCHERATE – Viene di nuovo sospesa la tassazione per i prodotti in plastica monouso e le bevande zuccherate. 

LE PMI – Rifinanziato per l’anno prossimo il fondo di garanzia per le Pmi per 1 miliardo, e prorogato il bonus Ipo, con il credito di imposta per favorire la quotazione delle Pmi in borsa.

CONTANTI – Sale a 5mila euro, a partire dal primo gennaio, la soglia per l’uso del contante (attualmente è mille euro).

PENSIONI – Altro stop alla legge Fornero, ma la manovra stabilisce l’avvio di "un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica”, la cosiddetta quota 103)". Mentre per chi decide di restare al lavoro viene "rifinanziato il bonus Maroni che prevede una decontribuzione del 10%". Prorogata poi per l’anno prossimo “Opzione donna”, legata al numero di figli e riservata ad alcune categorie come caregiver, lavori gravosi, disabili.

CARBURANTE – Già dal primo dicembre 2022 lo sconto sulla benzina e il gasolio passa da 0,25 euro per litro a 0,15 mentre per il gpl da 0,085 per kg a 0,051.

SIGARETTE – In programma aumenti per le sigarette: la manovra indica un incremento delle entrate fiscali dalle “bionde” (+138 milioni di euro) e dalle rivalutazioni di beni e partecipazioni di aziende (+1,028 miliardi di euro).

(Unioneonline/s.s.)

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