Sembra essere senza fine la battaglia che da anni portano avanti i pescatori sardi sulle quote del tonno rosso.

"Apprezziamo l'iniziativa dell'assessore regionale Caria che ha chiesto al ministro Martina di destinare una parte dell'aumento delle quote per l'Italia anche alle tonnare fisse della Sardegna, incremento peraltro già previsto. Ma c'è un'altra strada che porterebbe a risultati ancora più soddisfacenti per i pescatori della nostra regione: mi riferisco all'ordine del giorno presentato dai senatori sardi Silvio Lai e Luciano Uras ed approvato nei giorni scorsi in senato".

Così Gianni Pintus, presidente provinciale di Agci-Pesca e pescatore di Porto Torres spiega come quella decisione impegna, infatti, il governo a destinare una quota del surplus che l'Unione Europea assegnerà all'Italia alle imbarcazioni da pesca artigianale della Sardegna e della Liguria.

"In questo modo - dice Pintus - finalmente anche le imbarcazioni sarde potrebbero accedere ai nuovi permessi di pesca del tonno rosso. In pratica quello che chiediamo da anni".

Si valuta in circa 6 milioni di euro all'anno il giro di affari che si potrebbe generare dalla pesca del tonno rosso in Sardegna "se le imbarcazioni della nostra regione - aggiunge Pintus - potessero finalmente entrare in un mercato fino ad oggi ad esclusivo vantaggio delle navi siciliane e campane".
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