Adiconsum Sardegna ha presentato un intervento «ad opponendum» al Tar del Lazio contro il ricorso presentato da Poste Italiane con cui si chiede di annullare la sanzione da 1,4 milioni di euro elevata dall’Antitrust per la vicenda relativa alla prescrizione dei Buoni Fruttiferi Postali. L’autorità aveva riconosciuto l’ingannevolezza delle informazioni rese agli investitori circa i termini di scadenza e di prescrizione dei titoli.

«Poste Italiane vuole collocarsi al di sopra della legge e col suo ricorso al Tar nel quale chiede di annullare la sanzione dell’Antitrust, sostiene di non essere assoggettata al rispetto del Codice del Consumo, ma non solo – ha spiegato il presidente Giorgio Vargiu –. La tesi della società è anche quella secondo cui i risparmiatori non sono consumatori, e non possono quindi godere delle tutele previste dal Codice. Circostanza che renderebbe illegittimo il provvedimento sanzionatorio dell’Autorità».

Adiconsum Sardegna ha quindi depositato un formale intervento al Tar per chiedere ai giudici di rigettare le richieste di Poste Italiane. «Collocando titoli ai piccoli risparmiatori Poste è a tutti gli effetti una società di intermediazione nella distribuzione di prodotti bancari che sfrutta la sua presenza territoriale capillare e la fiducia acquisita presso i consumatori per vendere strumenti finanziari – ha aggiunto il presidente dell’associazione –. Attività che deve essere svolta nel pieno rispetto dei principi di correttezza, trasparenza e concorrenza fissati dal Codice del Consumo, regole alle quali Poste Italiane è assoggettata anche in considerazione del fatto che la copiosa giurisprudenza dell’Arbitro per le controversie bancarie di Banca d’Italia e Consob equipara la figura dell’investitore/risparmiatore a quella del consumatore, con la conseguenza che in caso di violazioni e irregolarità in tema di risparmio e investimenti, trova piena applicazione anche il Codice del Consumo».

(Unioneonline/F)

© Riproduzione riservata