Entrerà in vigore oggi l'ecotassa introdotta dal governo Conte nel decreto fiscale collegato alla manovra del 2019.

Il provvedimento - che ha l'obiettivo di disincentivare la vendita di mezzi particolarmente inquinanti - prevede che i proprietari di alcuni veicoli immatricolati tra il marzo e il dicembre di quest'anno debbano pagare un tributo (il malus), in base a quanta CO2 emette la vettura (la soglia minima è 160 grammi di anidride carbonica per chilometro).

Le auto, le cui emissioni partono da 161 fino ai 175 g/km di CO2, richiedono l'importo minimo di 1.100 euro; le auto con emissioni da 176 a 200 g/km di CO2 prevedono una tassa di 1.600 euro che arriva a 2.000 euro per le automobili con emissioni dai 201 ai 250 grammi di CO2.

Oltre questa soglia si pagherà indistintamente 2.500 euro, l'importo massimo previsto.

Tra i modelli colpiti dall'imposta, la Dacia Lodgy Stepway: sul suo acquisto si applicherà un sovrapprezzo di 1.100 euro.

Tra le auto più diffuse ed economiche al centro della misura c'è anche il Fiat Qubo, che nelle motorizzazioni 1.4 a benzina vedrà un sovrapprezzo di 1.100 euro su un prezzo di listino che parte da poco più di 14mila euro.

Stesso discorso per il Doblò, sempre prodotto dalla casa torinese, che nelle versioni a benzina 1.400cc, ma sovralimentate, sarà soggetto a una ecotassa di 1.600 euro. Per i modelli diesel 1.6 mjet, invece, il tributo scende a 1.100 euro.

(Unioneonline/F)
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