Cominciano domani anche in Sardegna, come in quasi tutte le regioni, i saldi estivi, che andranno avanti fino al 30 agosto.

Nei calcoli di Confcommercio Sud Sardegna, il giro d'affari nel sud dell'Isola si aggira intorno ai 22,2 milioni di euro.

Interessati allo shopping, circa 238mila sardi, 155mila famiglie che spenderanno in media – per ogni nucleo composto da 2,3 persone – 143 euro. Ogni sardo, invece, 64 euro.

Dati che risultano simili a quelli dell’anno scorso: “Ci aspettiamo consumi in leggera crescita rispetto al 2021 determinati anche dalla presenza maggiore di turisti nell'Isola - spiega il direttore di Confcommercio Sud Sardegna, Giuseppe Scura - I saldi rappresentano ancora una boccata d'ossigeno per il comparto del commercio. Non dobbiamo dimenticare l'acquisto nei negozi di prossimità, rappresenta il vero sostegno ai nostri centri urbani in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale".

Tra le indicazioni fondamentali, sottolinea l’associazione, ci sono la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato che è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Mentre non c'è obbligo della prova dei capi che, anche stavolta, è rimesso alla discrezionalità del negoziante, le carte di credito devono essere accettate così come i pagamenti col Pos.

I capi messi in saldo devono avere carattere stagionale ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo con l'obbligo per il negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

(Unioneonline/s.s.)

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