Niente di fatto per i 1.322 lavoratori di Air Italy per i quali la cassa integrazione scadrà il 31 dicembre portando come conseguenza il licenziamento collettivo.

Non ha avuto alcun esito l’incontro di oggi in sede sindacale per tentare di arrivare a una soluzione e la procedura durata 45 giorni non è sfociata in un accordo tra le parti. Quindi ora spetta al ministero che deve fare i conti col tempo che stringe.

"Adesso rimangono solo ulteriori 30 giorni di procedura in sede ministeriale per evitare il licenziamento collettivo - commenta Arnaldo Boeddu, segretario generale della Filt Cgil Sardegna - Ci sarà tempo e modo per fare una attenta disamina e altrettante riflessioni dei perché una compagnia aerea storica, così come lo è stata Meridiana, sia finita in questo modo. Ora ci si deve esclusivamente concentrare per salvaguardare tutti i lavoratori e le rispettive famiglie da un vero e proprio dramma".

L’augurio di Boeddu è che “tutti gli appelli fatti ai deputati, ai senatori e ai consiglieri regionali, primo fra tutti il governatore, portino a una assunzione di responsabilità che possa convincere i vertici della compagnia a modificare la loro posizione e nel contempo approvare un emendamento alla finanziaria che tuteli anche i lavoratori di Air Italy". 

"Come Uiltrasporti - aggiunge William Zonca, segretario regionale - riteniamo che la fase ministeriale debba vedere l'impegno del Governo volto a tutelare le professionalità e dare prospettive future ai lavoratori, passando per l'utilizzo di un ammortizzatore sociale in vista della ripresa del settore del trasporto aereo".

(Unioneonline/s.s.)

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