I manager di Air Italy e Alitalia incontrano oggi a villa Devoto, a Cagliari, il presidente della Regione Christian Solinas. Obiettivo del vertice è quello di trovare un'intesa in merito alla continuità territoriale aerea su Olbia.

Le due compagnie dovrebbero dividersi per un anno le tratte su Fiumicino e Linate senza compensazioni economiche, ossia senza i soldi della Regioni. Da rispettare le regole, imposte dall'assessorato ai Trasporti, in relazione a frequenze, tariffe, posti offerti e capienza degli aerei. Devono quindi fare affidamento solo sulla vendita dei biglietti. L'assenza di compensazioni è infatti l'unica possibilità per compagnie e Regione di evitare la procedura di infrazione da parte dell'Unione europea per aiuti di Stato.

A gennaio Alitalia si era aggiudicata il bando varato dalla Giunta Pigliaru per i collegamenti di Olbia, con un ribasso d'asta medio del 22 per cento. A metà marzo, Air Italy aveva accettato di garantire le rotte senza compensazioni economiche, come da settimane chiedevano i sindacati. Ma qualche giorno fa è arrivato il colpo di scena: anche Alitalia, che da gennaio a oggi ha venduto circa 54mila biglietti sui voli olbiesi, ha accettato di volare senza chiedere i contributi della Regione. In teoria le due compagnie dovrebbero spartirsi le rotte in parti uguali, nella pratica non è così semplice, infatti Air Italy ha annunciato l'intenzione di ritirarsi. Tradotto: fuga da Olbia e dall'Isola, visto che la continuità territoriale è forse l'ultimo cordone ombelicale che lega la compagnia alla Gallura, dove è nata.

Oggi pomeriggio il governatore cercherà un accordo fra le compagnie ma non sarà facile. Qualche giorno fa Air Italy ha definito "una farsa" la riunione che si è svolta tra Solinas e il ministro Danilo Toninelli parlando di "inaccettabile svantaggio competitivo, avendo Alitalia già venduto migliaia di biglietti".

Interessati al vertice sono inoltre centinaia di dipendenti di Air Italy: i sindacati hanno chiamato a raccolta assistenti di volo, piloti e funzionari amministrativi - sono circa 600 quelli che lavorano nell'Isola - per mantenere alta la pressione sul Regione e vettori. L'addio alla continuità territoriale olbiese avrebbe una conseguenza immediata: il trasferimento immediato di buona parte dei dipendenti a Malpensa.

È prevista anche una "marcia su Cagliari", che partirà dalla Costa Smeralda: i dipendenti della compagnia si ritroveranno all'aeroporto di Olbia per dirigersi verso il capoluogo, dove attenderanno gli sviluppo del vertice sotto Villa Devoto.
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