Due continuità diverse: un modello - quello attualmente in vigore, prorogato per un anno - a Cagliari e Alghero; il nuovo, varato dalla Giunta Pigliaru, a Olbia. Dal 17 aprile l'Isola avrà per la prima volta un sistema di collegamenti aerei a doppio binario. Ma la compagnia impegnata nei tre aeroporti potrebbe essere solo una: Alitalia.

Air Italy, dopo la scelta dell'azienda concorrente di volare in Costa Smeralda senza compensazioni economiche, medita un dietrofront. Perché allo stato attuale le due compagnie dovrebbero spartirsi i voli. E l'operazione, dal punto di vista economico, non starebbe in piedi secondo Air Italy: un conto è volare senza interventi pubblici avendo però l'esclusiva, un altro è dover dividere in due il traffico passeggeri, soprattutto in inverno, quando i flussi crollano.

I CONTATTI - Ecco perché ieri la compagnia olbiese ha richiesto un incontro urgente con il governatore Christian Solinas. Un contatto potrebbe esserci forse già oggi, prima del vertice del presidente della Regione con il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, previsto per le 16 a Roma. Senza una soluzione diversa, la compagnia potrebbe decidere di rinunciare alla continuità, come ha già fatto capire nelle scorse ore. E un dietrofront significherebbe l'addio a Olbia, questa volta sul serio.

IL VERTICE - Una soluzione si cercherà oggi nel vertice romano tra Regione e Ministero. Dove non si parlerà solo della continuità principale, quella tra Roma e Milano, ora al centro di una situazione più che intricata. All'ordine del giorno ci sarà anche il piano di Solinas per i trasporti aerei, che prevede il ripristino della Ct2 verso gli scali minori. Non solo. Si comincerà a discutere pure della continuità marittima. La scadenza della convenzione con Tirrenia si avvicina (è prevista tra poco più di un anno) e il ministero delle Infrastrutture sta già pensando ad un nuovo bando.

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