Una delegazione composta da una ventina di lavoratori Air Italy ha partecipato questa mattina in Vaticano all'udienza generale di Papa Francesco, che si è tenuta – come di consueto – nell'Aula Paolo VI.

Il 3 gennaio i 1.322 dipendenti della compagnia aerea sono stati oggetto di licenziamento collettivo, dopo la decisione della società di non richiedere la proroga della cassa integrazione.

"Auspico che la loro situazione lavorativa possa trovare una positiva soluzione, nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente delle famiglie. È importante custodire i diritti lavorativi di tutti", ha dichiarato il Pontefice.

Nel pomeriggio, sempre a Roma, in via Molise, sede del ministero dello Sviluppo Economico, è in programma un presidio per chiedere un intervento delle istituzioni per prolungare la cig.

I sindacati Filt-Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo sono di nuovo in pressing sul governo affinché convochi, in tempi brevi, un nuovo tavolo di confronto sulla vertenza, dopo l'impegno preso dalle istituzioni di "aggiornarsi entro la prima settimana di gennaio" e hanno inviato una lettera al Mise e ai ministeri delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili e del Lavoro.

"Noi stiamo nuovamente sollecitando la convocazione del tavolo interministeriale in maniera da poter nuovamente mettere in atto tutte le azioni possibili atte a salvaguardare le professionalità - ha spiegato il segretario della Filt-Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu –. A mio avviso, dobbiamo necessariamente trovare il modo di far nascere un unico bacino dei lavoratori ex Alitalia ed ex Air Italy in maniera che da quel bacino le compagnie possano e debbano attingere per l'assunzione di nuovo personale. Inoltre, si dovranno trovare gli strumenti per evitare che questi lavoratori perdano le abilitazioni e le certificazione che, se non esercitate nel tempo, vengono perdute". 

(Unioneonline/F)

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