Sono stati significativi i due giorni di sit in davanti al Consiglio Regionale messi in atto da una parte (circa 300 dipendenti sui 1300 totali) di dipendenti Aias e Fondazione Randazzo.

L'annuncio di ieri dell'assessorato alla Sanità sulla proroga della convenzione tra Ras ed Aias fino al 31 dicembre (scadeva il 31 luglio) e sul pagamento immediato di 5,1 milioni di euro che dovrebbero servire a garantire ai dipendenti il pagamento di 2 delle 10 mensilità arretrate, sono notizie che riportano un minimo di sereno tra i lavoratori, sempre più sempre stremati.

La condizione affinché tutto questo divenga certezza è l'impegno che il gruppo Aias ha preso di esibire entro il 31 luglio un piano industriale e uno di rientro dei debiti che l'azienda ha nei confronti dei propri dipendenti.

Se l'annuncio dell'assessorato sui pagamenti è accolto bene un po' da tutti è invece opposta la lettura sugli ultimi sviluppi della vertenza tra gli stessi dipendenti (ormai divisi in due fazioni), l'Aias, le sigle della Rsa e i sindacati Cgil, Cisl Uil e Usb. I risultati ottenuti dopo il sit in sono indiscutibilmente una vittoria di Css, Ugl, Isa, Fials e Confintesa, le sigle presenti nella Rsa aziendale che hanno organizzato i presidi. E che ovviamente si dicono soddisfatte per quanto ottenuto.

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Compiacimento che arriva dagli stessi 300 dipendenti che hanno manifestato sotto il Consiglio Regionale così come dal gruppo Aias che con una nota "ringrazia dipendenti e sindacati per essersi battuti per gli stipendi" e annuncia il "pagamento immediato di due mensilità non appena saranno accreditati i 5,1 milioni promessi dalla Ras".

Lettura opposta per altri dipendenti (che avevano inviato una lunga lettera ai colleghi partecipanti al sit in spiegando perché non vi avrebbero preso parte) e i sindacati Cgil, Cisl e Uil Fp che parlano di "situazione inalterata che presenta forti dubbi sulla capacità di Aias di esibire a breve la fideiussione di garanzia per ottenere quanto promesso dall'assessorato" e ricordano "il fiume di denaro (127 milioni di euro oltre ad altre voci) versato dal 2014 al 2018 ad Aias che non giustifica, così come ribadito dall'assessore Arru, i mancanti pagamenti di 10 mensilità ai dipendenti".

Sulla stessa linea l'Usb con il coordinatore Salvatore Drago: "I lavoratori non possono essere usati come arieti per scardinare la cassaforte della Regione. Al pari di altre sigle neanche l'Unione Sindacale di Base ha partecipato ad una manifestazione in cui non si riconosceva e che non rappresenta gli interessi dei lavoratori ma solo quelli di parte dell'azienda".

Simone Farris

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