"La pazienza è finita, settembre sarà un mese di forte mobilitazione".

Le parole di Davide Paderi, segretario regionale della Cisl Fp, fotografano al meglio l'umore dei sindacati della Funzione Pubblica all'indomani dell'intervento dell'assessore alla Sanità Mario Nieddu.

L'esponente della Giunta Solinas ha definitivamente archiviato l'ipotesi (da lui stesso formulata circa un mese fa) che l'Ats si possa sostituire all'Aias nel pagamento degli stipendi correnti e ha, sostanzialmente, chiesto tempo per concludere l'analisi dei crediti e debiti dell'azienda confidando poi nel pagamento degli arretrati da parte dell'Aias.

Parole che non hanno per nulla soddisfatto Cgil, Cisl e Uil Fp, un mese fa già orientati verso lo sciopero generale poi bloccato proprio in funzione delle parole pronunciate dall'assessore Nieddu.

"Questo voler prendere tempo - osserva il segretario regionale della Cgil Fp Roberta Gessa - è una vergogna per le Istituzioni ed una presa in giro per i lavoratori: se un gestore pagato con soldi pubblici non è in grado di gestire un servizio va sostituito".

Di "soluzioni che non s'intravvedono neanche lontanamente" parla anche il massimo esponente della Uil Fpl Fulvia Murru per la quale "non restano altre azioni sul campo che non siano gli scioperi ad oltranza".

L'intervento dell'assessore Nieddu ha contrariato anche Carla Cuccu, consigliere regionale pentastellato e segretario della Commissione Sanità: "Visti i tempi viene difficile continuare a pensare che ci sia la volontà di risolvere la vertenza. Oltre alle rassicurazioni qual è la strada che si intende perseguire per arrivare ad una soluzione in tempi brevi?".

Del tutto opposta la lettura che da il Direttore Amministrativo dell'Aias Vittorio Randazzo parlando "di primi pagamenti per le fatture di maggio, scadute ai primi di agosto, arrivati solo oggi e non sufficienti a permetterci di erogare uno stipendio". Randazzo evidenzia anche che "altri operatori privati hanno ricevuto già i pagamenti per le fatture di giugno" e sulla questione arretrati confida nei lavori del tavolo tecnico: "ci atterremo a quel che verrà deciso".
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