Arriva un nuovo altolà al progetto di fusione e privatizzazione degli aeroporti sardi. La Regione ha negato il via libera al bilancio 2022 della Sogaer (che gestisce lo scalo di Cagliari) e ha mandato un segnale forte: nel Cda dell'azienda (di cui sono stati rinnovati i vertici) approda Gabriella Massidda, attuale segretaria generale dell'amministrazione regionale.

Ma non è l’unica novità: nel consiglio d'amministrazione ci sono state le conferme della presidente Monica Pilloni e dei consiglieri Giorgio Demurtas e Giorgio Delpiano: nel board della Sogaer è entrato anche Marino Piga, che sarà l'ad al posto di Renato Branca. Piga ha guidato Sogaer Security e per oltre 40 anni ha lavorato nel gruppo Saras: avrà un mandato di un anno (come il resto del Cda), in cui cercherà probabilmente di portare avanti il contestato progetto di privatizzazione.

«L'aeroporto di Cagliari – si legge nel comunicato diffuso ieri - si appresta a nuovi e importanti investimenti volti a migliorare l'efficienza e la fruibilità dello scalo, conseguenti all'auspicabile aumento del traffico passeggeri, da cui deriverà per i soci l'obbligo normativo di una significativa ricapitalizzazione. Impegni che si aggiungeranno agli sfidanti oneri legati all'attuazione del nuovo Piano di sviluppo aeroportuale in corso di definizione».

Ad Alghero, intanto, la Sogeaal – controllata da F2i – ha ufficializzato la sua mossa che potrebbe portare all'estromissione della Regione dalla gestione dell'aeroporto. Ieri è stata discussa la «determinazione del valore di liquidazione delle azioni della società in caso di diritto di recesso da parte degli azionisti che non concorreranno all'approvazione della deliberazione di fusione della società in Geasar». Quindi: chi non è d'accordo con il matrimonio tra gli scali di Alghero e Olbia sarà fatto fuori dalla gestione delle società.

Michele Ruffi

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