Sul bilancio bocciato da Regione e Comuni soci, il presidente di Abbanoa Gabriele Racugno ha dato mandato all'avvocato Massimiliano Ravenna di accertare nelle opportune sedi giudiziarie la correttezza del suo operato nell'applicazione delle regole di legge alla luce di sentenze della magistratura e con la condivisione di un parere reso dall'Università Bocconi di Milano.

Nell'assemblea degli azionisti dello scorso 16 febbraio, infatti, i soci - in particolare quelli che detengono la maggioranza delle azioni - hanno contestato a Racugno di aver proposto il bilancio al 31 dicembre 2019 in perdita, a causa dell'imputazione al passivo di crediti per conguagli regolatori (una presa d'atto di 318 cause perse su 330), modificando il progetto di bilancio positivo predisposto dal precedente organo amministrativo.

In una nota il gestore evidenzia che "la perdita di 10 milioni circa rappresenta appena il 3 per cento del patrimonio netto dell'Azienda di 330 milioni di euro: non avrebbe avuto alcun effetto né sull'operatività di Abbanoa né sui bilanci dei propri azionisti. Il bilancio non è uno strumento per realizzare interessi scelti dagli amministratori o dai soci, ma è la fotografia dei dati economici dell'anno di riferimento: in questo caso il 2019".

"Se così non fosse, avrei effettuato false comunicazioni sociali - spiega Racugno - Invece ho veritieramente esposto, secondo regole di legge, il bilancio al 31 dicembre 2019 i cui dati contabili sono stati verificati e condivisi da un parere dell'Università Bocconi di Milano".

(Unioneonline/F)
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