Due terzi dei sardi trascorreranno il Natale in famiglia e per l’80 per cento avranno sulle loro tavole più della metà dei cibi a base di prodotti del territorio e legati alla tradizione.

È questa la stima di Coldiretti Sardegna che esamina anche le tendenze per Capodanno ed Epifania, occasioni durante le quali saranno gettonati gli agriturismi.

Agnello (Archivio L'Unione Sarda)
Agnello (Archivio L'Unione Sarda)
llllSuccesso Agnello sardo in una foto di archivio

Per il 25 dicembre i sardi consumeranno carne e pesce, verdure di stagione e frutta, vini isolani come Cannonau, Vermentino e tipicità più di nicchia. A farla da padrone è l’agnello Igp di Sardegna servito nella classica versione arrosto ma anche con i tanti piatti cucinati con i prodotti della stagione come il carciofo, patate o in ricette gourmet, anche per i primi piatti.

Bene poi il maialetto, accompagnato dalle verdure fresche, legumi e prodotti a chilometro 0 principalmente di stagione.

Maialetto arrosto (Archivio L'Unione Sarda)
Maialetto arrosto (Archivio L'Unione Sarda)
Arrosto La cottura del maialetto è un rito antico. Nella foto piccola Franciscu Sedda (43 anni) professore all'Univer-sità di Cagliari

Per gli antipasti la preferenza è quella per salumi e formaggi.

«Il rilevamento mostra come ancora una volta i sardi prediligano le feste di Natale in famiglia e soprattutto le cene e i pranzi all’insegna dei prodotti del nostro territorio - sottolineano Battista Cualbu e Luca Saba, presidente e direttore Coldiretti Sardegna - nonostante le difficoltà economiche delle persone, in un momento ancora non facile a causa dei rincari che ci sono stati, per le festività è tornata la voglia di portare in tavola prodotti di qualità rappresentate dalle nostre eccellenze - continuano - l’attenzione ai prodotti del territorio è confermata dal sempre maggiore successo dei nostri mercati di Campagna Amica che confermano anche come ci sia una grande attenzione alla provenienza dei nostri cibi. Anche da questo - concludono Saba e Cualbu - emerge la necessità di puntare con sempre maggior forza alla tracciabilià delle produzioni».

Infine, sul fronte dei costi, secondo uno studio Coldiretti/Ixè, gli italiani quest’anno torneranno a spendere per il Natale a tavola una media di 115 euro a famiglia, il 10% in più rispetto alle feste del 2022, facendo segnare un ritorno ai livelli pre-pandemia, dopo tre anni segnati da guerra e Covid. Per le feste a cavallo di 2023 e 2024, lo studio Coldiretti/Ixè mostra come i sardi (insieme ai siciliani) saranno più propensi alla spesa rispetto agli altri connazionali con una media di 148 euro a famiglia (più dei residenti al Sud (127 euro) e al Nord Ovest (109 euro) che si piazzano poco davanti al Centro (105). E se il Natale 2023 vede le tavolate italiane con una media di quasi 8 commensali, in Sardegna e Sicilia si strappa il primato nazionale con circa 10 persone insieme (i più “solitari” sono gli abitanti del Nord Ovest con 7 invitati).

(Unioneonline/s.s.)

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