A Culuccia il primo vermentino di Sardegna che “nasce” dal mare
Un processo di produzione lungo e complesso, con le uve lasciate a riposare nelle acque dell’arcipelago de La MaddalenaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nasce in Sardegna il vermentino fatto con l’uva che ha riposato in mare. A realizzarlo l’enologo Andrea Pala nell’isola di Culuccia, nello straordinario scenario dell’Arcipelago de La Maddalena, una delle meraviglie naturalistiche della Sardegna.
A quasi un anno dalla vendemmia dello scorso anno, il prezioso “nettare” è stato finalmente imbottigliato.
Proprio l’acqua è un elemento centrale nella produzione di questo vermentino: le sue uve, infatti, hanno riposato in acqua per un breve periodo per poi essere letteralmente “ripescate” e per iniziare un processo di vinificazione classico.
La produzione si presenta come un unicum nel panorama enologico sardo, tra i pochissimi esempi sperimentati a livello nazionale. Un processo lungo, con passaggi nei serbatoi di acciaio, durato molti mesi.
Ricerca, sperimentazione e innovazione: queste le parole che hanno spinto Andrea Pala, eletto qualche mese fa da una giuria di esperti miglior giovane enologo d’Italia, a creare un vino, “Donna ma’”, che ha nel mare il suo elemento naturale.
Il progetto, senza scopo di lucro, è destinato più alla ricerca scientifica e allo stupore degli appassionati. Fin dall’antichità ci sono esempi di questo tipo: sull’isola greca di Chios, l’uva veniva tenuta in acqua di mare prima di essere lasciata asciugare sui graticci e vinificata. E come nell’antica Grecia, anche qui sono stati selezionati grappoli senza la minima lacerazione della buccia, per evitare che l’acqua salata danneggiasse gli acini, per poi essere adagiati sul fondale.
A Culuccia, oltre il vino fatto con l’uva che ha riposato in mare, si producono anche un secondo vermentino, uno spumante realizzato con il metodo classico, miele, mirto, gin e persino le ostriche frutto del restauro delle antiche strutture di allevamento dei mitili anche grazie alla preziosa collaborazione con Agris, agenzia della Regione Sardegna per la ricerca scientifica, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica nei settori agricolo, agroindustriale e forestale.
(Unioneonline/v.l.)