Prende il via ufficialmente, a Uri, il progetto “Biddas de Pedras: archeologia e architettura fonti d’identità” finanziato nel bando attività culturali 2023 dalla Fondazione di Sardegna.

Tra le azioni previste: un piano di ricognizioni per la conservazione/valorizzazione dei siti archeologici e dei beni architettonici presenti nel territorio comunale e la ricerca di altri siti al momento individuati solo nelle fonti documentali, la promozione della coscienza critica e l'accrescimento della consapevolezza dei piccoli villaggi esistenti dal medioevo sino all’epoca moderna, la trasposizione in arti figurative degli esiti di ricerca e la realizzazione di un murale a tema.

«Siamo pronti per iniziare questa campagna di diagnostica archeologica non invasiva nel territorio di Uri, prevalentemente per indagare dinamiche di popolamento e insediative dalla tarda antichità al periodo medievale e postmedievale - ha dichiarato il professor Marco Milanese che guiderà le operazioni sul campo -. Un ringraziamento alla Soprintendenza Sabap di Sassari e Nuoro e alla funzionaria, dottoressa Pina Corraine, per la collaborazione nell'iter autorizzatorio, al sindaco di Uri Matteo Emanuele Dettori, agli Assessori e all'ufficio tecnico. Il gruppo di ricerca che dirigo è composto dai Dottorandi Luca Caloi e Stefano Pedersoli, dallo specializzato in Archeologia medievale dottor Francesco Cuccuru, dallo studente magistrale dottor Giulio Sciarroni, dall'archeologa professionista PhD dott.ssa Maria Cherchi e dal professor Luigi Magnini dell'Università di Venezia».

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